Cuccarini: «La domenica una guerra tra poveri È il calcio che governa»
Epromette grandi emozioni: nel finesettimana dalle 16.45. Su Raiuno. – Lorella Cuccarini, quali sono le novità? «"Così è la vita". È questo il sottotitolo. Racconteremo storie legate all'attualità, emozionanti e toccanti nella prima parte. Con me ci saranno Pierluigi Diaco e Irene Pivetti». – Il nome di qualche ospite? «Nella prima puntata? Pierfrancesco Favino. Noi abbiamo un filo diretto con il resto della rete, Raiuno fa delle fiction meravigliose e come sa è in arrivo "Il Generale Della Rovere"». – Un buon motivo per guardarla. «Sarà una domenica di condivisione e approfondimento. Il pubblico aspetta di essere emozionato in maniera intensa e autentica e non aggressiva». – Un bilancio dell'anno precedente. «Be', se vogliamo parlare di ascolti parliamone. Ma la sfida della domenica - diciamolo - è un po' una guerra tra poveri. È il calcio che la fa da padrone: noi combattiamo in condizioni difficili. Sono molto felice delle domeniche che abbiamo fatto: più portavamo argomenti di spessore, più vedevamo risultati». – Tempo fa disse che grazie a Mazza era ritornata in tivù. Ora si tratta di un vero exploit, visto che è anche giudice di "Star Academy" su Raidue. Un commento? «Sono stupita. Mi ha fatto un immenso piacere la riconferma da parte di Mazza. Lui ha creduto in me e mi ha riportato su Raiuno, dopo anni. Non ci speravo più. E mi piace l'idea di lavorare con Francesco (Facchinetti, ndr). Il programma è molto diverso dalle prime serate che ho sempre condotto». – Come va il suo libro sulla corretta alimentazione? «È andato benissimo. Non l'avrei mai detto». – Partirebbe per un reality tipo "Isola dei Famosi"? «No, no». – Cosa sogna di condurre? «Questo è il domandone... Credo che il programma che sogno di condurre non esista. Mi piacerebbe un programma come quello della Carrà e Mina. Sarebbe bello trovare un partner che sia un po' una Mina di oggi. Un "Milleluci" del nuovo millennio. Ma sa come funziona? Di solito suona la sveglia e ci svegliamo».