La fotografia che si fa linguaggio.
Nellaserie degli Introvabili, è stato pubblicato dalle edizioni Talete la collana dei «Saggi di letteratura arrestata». Questi rappresentano un diario intimo in cui l'esperienza di fotografo fornisce a Denis Roche la metrica per tradurre le sue emozioni spesso legate alla figura della moglie. Roche procede per immagini come fissate su lastre fotografiche. La sua è una sorta di fotoletteratura, di diario intimo. Il punto di partenza di ciascuna pagina di questo diario è una situazione quotidiana, quasi casalinga. Ecco quindi l'autore disteso sul letto in un pomeriggio d'autunno e il ricordo risale ad una situazione d'amore con la moglie. Con l'osservazione del fotografo ma l'anima del poeta, disegna il profilo del corpo della donna, il battito delle ciglia, la schiena reclinata. Poi c'è una passeggiata a Montmartre in un fine mattina con il cielo coperto e sta per piovere. Roche prende il lettore per mano, ed ecco un vecchio portone. Un tuffo nel passato, «avevo dieci anni, indossavo berretto e mantellina».