In gara «le ragazze» di Avati

Fioccano le indiscrezioni sul Festival Internazionale del Film di Roma (27 ottobre - 4 novembre) che già nella sua seconda giornata si giocherà uno dei titoli più attesi della stagione, «La avventure di Tin Tin» e, in assenza di Spielberg (impegnato sul set di «War Horse»), ci sarà l'attore Jamie Bell. Tra i registi internazionali sfilerà invece Wim Wenders e il suo documentario «Pina 3D» dedicato alla regina della danza Pina Bausch. E ancora, i registi Terence Davies e David Hare, il musicista Michael Nyman e lo scrittore Hanif Kureishi saranno fra i protagonisti del Focus, la sezione del Festival quest'anno dedicata alla Gran Bretagna. I quattro artisti incontreranno il pubblico in due serate moderate dal critico cinematografico inglese Jonathan Romney. Tutti loro, assieme a Tilda Swinton, hanno selezionato i dodici titoli che comporranno la retrospettiva dal titolo «Punks and Patriots», realizzata in collaborazione con il BFI London Film Festival. I 7 film scelti metteranno in luce la contrapposizione fra la sovversiva cultura giovanile degli anni settanta e il mainstream della produzione culturale britannica. Tra i documentari è atteso a Roma anche «From the sky down» di Davis Guggenheim sugli U2. Tra le pellicole scandalose, si punterà su «Tour me on-Goddamit!» del norvegese Systad, storia di una ragazzina vogliosa di fare l'amore (tanto da frequentare di continuo gli adulti sui siti hot); e su «Hysteria» che rilancia l'Inghilterra vittoriana quando scopre per scopi terapeutici il primo vibratore, con Maggie Gyllenhaal e Jonathan Pryce. Sul fronte italiano spicca «Il cuore grande delle ragazze» di Pupi Avati, interpretato da Micaela Ramazzotti e Cesare Cremonini, nelle sale per Medusa dall'11 novembre: la vicenda scivola sulla relazione tra una ragazza di buona famiglia e uno spiantato contadino sullo sfondo della campagna emiliana degli anni '30. Oltre ad Avati, spuntano i nomi di Roberto Faenza con «Un giorno tutto questo dolore ti sarà utile», girato in Usa e tratto dal romanzo di Cameron; di Giuliano Montaldo con «L'industriale»; e di Marina Spada con «Il mio domani» interpretato da Claudia Gerini. Mentre Ivan Controneo debutta alla regia con la commedia napoletana «La Krypyonite nella borsa», Pippo Mezzapesa presenta «Il paese delle spose infelici» (tratto dal libro di Desiati) e Sabina Guzzanti rende omaggio alla Valeri con il documentario «Franca la prima». La direttrice Piera Detassis (il cui mandato è in scadenza) è già nella Capitale, nel clou del suo lavoro. È ormai quasi pronto il calendario del festival, la cui presentazione è prevista per il 13 ottobre, mentre la Detassis non si cura delle chiacchiere sulla mancanza (o meno) del contributo da parte del Ministero per i Beni culturali o sulla eventuale fusione (l'anno prossimo) tra il Roma Fiction Fest e il Festival del Cinema di Roma presieduto da Gian Luigi Rondi. Il ministro Galan, dal canto suo, fa capire che dei 260 mila euro di contributo statale al Festival di Roma potrebbe al massimo arrivarne la metà.