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Domenica In rinviata di una settimana

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Peròlo slittamento di sette giorni del popolarissimo contenitore pomeridiano domenicale, «Domenica In», suona come un altro scivolone di Viale Mazzini, dopo le beghe delle nomine ai tiggì. Fatto sta che il programma che ci fa compagnia durante le giornate invernali - tallonato da Domenica Cinque, già in onda su Mediaset con la coppia Panicucci-Brachino - non è una buona notizia per l'emittente pubblica. La trasmissione sarebbe dovuta cominciare domani, invece ieri una nota Rai annunciava che la prima rete «dopo aver risolto i problemi tecnici ha deciso di far cominciare i programmi condotti da Massimo Giletti e Lorella Cuccarini con una settimana di ritardo». «Non è successo niente, solo un ritardo tecnico che riguarda la scenografia», ha spiegato Mazza. Che dice ancora di aver saputo solo martedì scorso che la parte condotta dalla Cuccarini «non poteva partire perché la scenografia non era pronta. Avremmo dovuto partire con Giletti ma c'era ancora da calibrare bene la seconda parte. Per cui si inizia il 9, a pieno regime». Interviene a distanza - e dai microfoni dell'Alfonso Signorini Show - Massimo Giletti, storico conduttore, all'interno di Domenica In, de «L'Arena»: «Io sto lavorando, sono al mio posto. Evidentemente i problemi tecnici, di costruzione, di impalcature, di strutture sono stati così grandi che non si è potuti partire. Sono state apportate novità sia nella parte di Lorella che, soprattutto, nella mia seconda parte. La chiameremo "Due contro tutti" e faremo parlare due personaggi che appartengono a mondi diversi. Nel finale, un'altra mia idea. Reciteranno una poesia persone lontane dal mondo dei versi, da Andreotti a Zoff». Li. Lom.

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