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Roberta Maresci Riuscire a vivere (e bene) con il disturbo bipolare II si può.

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Neha sofferto Vivien Leigh, Vincent van Gogh e Virginia Woolf. Ne soffrono da Catherine Zeta-Jones a Robin Williams. Colpisce 3 milioni di italiani e il 2-5% degli europei. La Dougherty, dopo averla patita per quarant'anni, spiega come, con la giusta terapia, le manie smettono di tormentare chi ne soffre e chi gli è accanto. Il libro «Una diversa follia» (Sperling & Kupfer, pag. 256, 18,00 euro) è curato da Carlo Altamura, che spiega: «Alla maggior parte delle persone che cercano aiuto viene posta una diagnosi sbagliata di depressione, tanto che in media il disturbo bipolare II non è diagnosticato per almeno dieci anni e ciò causa nei pazienti una scarsa qualità di vita. Come direttore del Centro per il trattamento dei disturbi depressivi del Policlinico di Milano, ho visto molti pazienti affetti da bipolare che si rivolgevano a noi per disturbi depressivi o ansiosi». Per l'OMS è la sesta causa di invalidità nel mondo.

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