Catherine Spaak L'amore è... blu

Eppureil libro fresco di pubblicazione «L'amore blu» (Mondadori, pp. 149) racchiude la storia di Sarah e Davide, madre e figlio. Sono estranei l'uno all'altro perché il secondo da piccolo era stato «rapito» dal padre: ricco, potente e mafioso. A nulla valgono le battaglie legali di Sarah. Lei in confronto al marito Sam è nulla: arredatrice, ha studiato all'Accademia della Belle Arti. È difficile credere che Sam l'abbia portata (trascinata?) sull'altare. Eppure è successo, vuoi per i soldi, vuoi per i gioielli. Sarah deve indossarli con parsimonia, e toglierseli alla fine di ogni serata mondana: una Prima a teatro, una serata «in». Lo sfondo è Roma. Città che Sarah ha imparato a conoscere dall'età di 16 anni. Quando è scappata di casa-vittima della nonna, arcigna e scontante. Per ritrovarsi tra le braccia di un uomo viscido e, a modo suo, pure taccagno. La «rivincita» la trova nel figlio Davide: bello, tenebroso e di un'intelligenza quasi imbarazzante. Catherine Spaak non è al suo esordio letterario (e si vede). E la sua non è la solita autobiografia-tentazione di molto uomini di spettacolo. Intrigante.