Il ritorno di Jane Eyre
Quando nel 1824 Charlotte Brontë, con le sorelle maggiori Maria ed Elizabeth e la sorella minore Emily, vennero iscritte alla Clergy Daughter's School di Cowan Bridge nel Lancashire, non immaginava certo che proprio da quei luoghi avrebbe tratto ispirazione per il suo romanzo più celebre, «Jane Eyre». All'epoca, la vita nell'istituto era assolutamente spaventosa (il vitto era insufficiente e le condizioni igieniche inadeguate) tanto da causare nel 1825 la morte prematura delle due sorelle maggiori di appena 11 e 10 anni e da rovinare per sempre la salute di Charlotte ed Emily. Quell'esperienza sconvolgente vissuta a Cowan Bridge è rievocata in «Jane Eyre» e sotto le spoglie della Lowood School (dove viene spedita Jane) si nasconde in realtà il famigerato istituto di Cowan Bridge. Il mito delle Brontë, donne fragili e forti, eroine senza tempo, appassionate e oscure, continua a conquistare generazioni intere. Dopo l'ultima versione cinematografica di «Cime tempestose», scritto da Emily Brontë e diretto da Andrea Arnold (che ha vinto a Venezia l'Osella per la migliore fotografia), ecco che sta per uscire nelle sale la quarta rivisitazione di «Jane Eyre», nata dalla penna di Charlotte. La protagonista (Mia Wasikowska), dopo un'infanzia di crudeltà, è determinata a vivere la propria vita senza paura, intensamente. L'incontro con Rochester (Michael Fassbender) le spalancherà le porte di un amore travolgente, segnato però, da incomprensibili lampi di tenebra e inquietudine. L'audace rilettura in chiave gotica di un capolavoro della letteratura di tutti i tempi, apre le porte a un incubo da sogno. Il regista californiano, di origine giapponese, Cary Joji Fukunaga e la sceneggiatrice Moira Buffini infondono un'immediatezza contemporanea all'intramontabile classico. Nell'Inghilterra del XIX secolo, dopo un'infanzia passata in un istituto per orfani - splendide le immagini delle punizioni implacabili degli alunni - Jane Eyre entra a servizio come governante nella fredda e imponente residenza di Mr. Rochester, un uomo solo e misterioso che nasconde un terribile segreto e che è subito colpito dalla vivida intelligenza e dall'indipendenza di spirito di Jane (esaltata dagli straordinari dialoghi del film). Il rapporto tra i due subisce varie traversie, tra cui l'annunciato e poi disdetto matrimonio di Mr. Rochester con Blanche Ingram, donna bellissima che vuole sposarlo soltanto per interesse. Il giorno fatidico delle nozze tra Jane e Rochester trapela il segreto: l'uomo è già sposato con Bertha Mason, una donna pazza, segregata nella soffitta di Thornfield. Rochester nutre un sentimento di pietà ma anche di rabbia per Bertha. Jane, combattuta tra le insormontabili regole religiose e morali e il sincero amore per Rochester, lascia Thornfield dove tornerà quando, in seguito ad un incendio provocato dalla stessa moglie Bertha, la quale muore tra le fiamme, l'amato è rimasto vedovo e cieco. Jane e Mr. Rochester possono così convolare a nozze.