Satellite cadente rallenta, Nord Italia ancora a rischio
I frammenti di un vecchio satellite della Nasa, che si distruggerà a contatto con l'atmosfera, potrebbero cadere sul Nord Italia., tra le 21 e 25 e le 4.12 di sabato. La zona individuata è un'area di 200 chilometri che sarà via via ristretta con il passare delle ore. La probabilità attuale di caduta è dell'1,1%. Il satellite ha rallentato. Il satellite da 6 tonnellate Uars della Nasa ha inaspettatamente rallentato la sua velocità di rientro nell'atmosfera. Lo ha annunciato l'Agenzia spaziale Usa secondo la quale a questo punto i circa 26 detriti che potrebbero precipitare terra lo faranno tra l'una ora italiana e le 5 di domani mattina. In considerazione della nuova rivisitazione dello scenario, informa la Protezione civile, "il territorio potenzialmente interessato dall'evento comprende le Province Autonome di Trento e Bolzano, tutte le province del Veneto e del Friuli Venezia Giulia; Brescia e Sondrio per la Lombardia. Sarebbero di conseguenza escluse la Valle d'Aosta, il Piemonte, la Liguria e l'Emilia Romagna". Per il Piemonte si va verso il cessato allarme. I dati in nostro possesso ormai escludono che l'eventuale impatto si verifichi nel corso della finestra di passaggio sul territorio della nostra regione». È quanto afferma il presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota, a proposito dell'eventualità che alcuni pezzi del satellite Uars, il cui rientro in atmosfera è previsto per questa sera, possano cadere sul territorio piemontese. Ancora in pericolo Lombardia. "Non stare esposti in luoghi aperti negli orari di maggiore pericolosità", e cioè tra le 21.25 di oggi e le 3.34 e le 4.12 di domani. E' questa una delle indicazioni che i sindaci, su richiesta della Regione Lombardia, sono tenuti a fornire ai cittadini, a poche ore dal "rientro non controllato" del satellite Nasa "Uars", con possibile caduta di frammenti in alcune regioni italiane del nord, tra cui la Lombardia. A monitorare la situazione rimarrà, fino al termine dell'evento, il Comitato operativo della Protezione civile nazionale. L'ipotesi - si legge nel comunicato della Protezione civile - è che il satellite potrebbe frammentarsi a 78 chilometri di quota, in almeno 26 componenti. Il frammento più massiccio, in alluminio, potrebbe avere una massa di 158 kg. e una superficie di circa un metro quadrato e raggiungere la superficie terrestre con una velocità di 158 km orari; sono inoltre previsti 15 componenti di titanio, con masse tra gli 0,6 e i 61 kg., e velocità di impatto rispettivamente di 386 e 232 km/h e infine 3 componenti in berillio, con masse da 1 e 3 kg. Tutti gli oggetti dovrebbero colpire la superficie perpendicolarmente, precipitando cioè lungo la verticale.