IL GIRADISCHIa cura di Stefano Mannucci
Èil re dei crooner classici, e a 85 anni è ancora capace di dare dei punti a giovanotti come Bublè (anch'egli tra gli ospiti del cd), e senza di lui Las Vegas sarebbe davvero una triste oasi nel deserto. Questo è il secondo album di duetti jazz del marpione, che ha convocato due o tre generazioni di vocalist per competere con lui. E nel listone degli invitati c'è di tutto: dal prezzemolo Bocelli (su "Stranger in paradise") a una portentosa Aretha Franklin ("How do you keep the music playing"), da Natalie Cole alla cara mummia Willie Nelson, da Norah Jones a una camaleontica Lady Gaga, che non sfigura affatto accanto a Tony in uno standard ironico ma stilisticamente ineccepibile come "The lady is a tramp". Naturalmente, la grande attesa era per il duetto con Amy Winehouse: e al netto della curiosità dei necrofans, c'è da dire che si tratta del momento più alto dell'intera operazione. Con la scomparsa popstar a raggiungere vette espressive ed emotive su "Body and soul" da far venire i brividi anche alle statue. Bennett non la eseguirà dal vivo: «Mi manca Amy», ha detto. Anche a noi. Voto 7 e mezzo su 10