Miss Italia: finale con 5 milioni di telespettatori

Nonostante la finale di Miss Italia sia stato il programma più visto della prima serata televisiva di ieri, il concorso di bellezza conferma il trend in calo di ascolti rispetto all'edizione 2010. I dati segnano una media su Rai1 di 5.024.000 telespettatori e il 25.93% di share, e dunque portano a un netto recupero rispetto alla serata del debutto (2.853.000 con il 16.20%).   Momenti di tensione a Montecatini si sono registrati nei giorni scorsi tra la "patron" di Miss Italia, Patrizia Mirigliani, e i dirigenti di Raiuno dopo la prima finale del concorso con un calo di ascolti che, per la rete ammiraglia del servizio pubblico, sono stati comunque "abbastanza buoni". La media è stata di 2 milioni 853 mila (share 16,20%). Per la Mirigliani però Raiuno non investe abbastanza su Miss Italia: "Non si fanno le nozze con i fichi secchi". Pochi gli artisti invitati e poco tempo per studiare bene un programma difficile. Insieme a Sanremo, spiega, sono le due trasmissioni più importanti della Rai, "perché Miss Italia non può avere gli artisti che ci sono a Sanremo?".   La miss "funziona" anche da sola, ma il nome famoso aiuta - è il ragionamento - soprattutto se il personaggio gioca con la miss in una trasmissione curata con tutta calma. Il capostruttura di Raiuno Antonio Azzalini e il vicedirettore di rete Gianvito Lomaglio fanno tutti i ragionamenti di rito per analizzare come mai, nonostante Canale 5 abbia più spettatori, in fondo gli ascolti non sono andati male neanche per Miss Italia che comunque ha 600.000 spettatori in meno rispetto all'anno scorso.   La finalissima - come ricorda Fabrizio Frizzi, tornato a condurre Miss Italia dopo nove anni - "è tutto un altro mondo". Per ora la speranza è che non si smentisca la finalissima-sbaraglia-tutti, per il 2012 è Lomaglio a pensare che Miss Italia vada rilanciata e "forse bisogna cominciare a lavorarci un pò prima. Quest'anno il cambio di sede da Salsomaggiore a Montecatini, avvenuto un pò tardi, ci ha posto problemi di organizzazione. L'anno prossimo sarà più tranquillo". Ma ricorda: "siamo un servizio pubblico: non abbiamo più i soldi di prima". "Mi aspettavo almeno un punto in più, ma il risultato è abbastanza buono", commenta Frizzi, rivendicando tutto, pregi e difetti, a testa alta: "Abbiamo portato a termine la missione sia in fascia sia come programma". La fascia è quella 20.30-22.30, dove "Raiuno ha vinto con il 15% contro il 13% di Canale 5", che però ha battuto il concorso, in termini di spettatori assoluti, mandando in onda la fiction con Claudio Amendola: "quando corri con dei campioni - ha detto Frizzi - puoi aspettarti di essere battuto, ma dai campioni". C'è poi una platea ormai dispersa in mille canali: "tutti i programmi hanno perso 3-4 punti percentuali", sottolinea il capostruttura di Raiuno Antonio Azzalini, e forse "errori editoriali sono stati fatti e tutti ce ne prendiamo la responsabilità".     Raiuno non accetta certe critiche a un programma come Miss Italia che "ha mille cappi e legacci", ha detto Azzalini: per il concorso, le sue regole, le sue scelte di equanimità verso i tanti protagonisti, davanti e dietro le quinte. C'è chi critica un programma troppo lungo, ripetitivo per le centinaia di identiche presentazioni di miss, senza però vederle mettersi in gioco in sketch, balletti o altro, come rileva uno sponsor storico del concorso, Sergio Cielo, che firma la corona della reginetta. Ma prima le serate erano quattro, c'era tempo per tutte. Ma magari, obiettano altri, è un programma troppo 'educatò e 'classicò. A loro Frizzi ha risposto confermando il proprio stile: "Facciamo un programma elegante, soprattutto rispettoso delle ragazze e delle pari opportunità per tutte loro, che si impegnano da un mese, di farsi conoscere anche dagli spettatori. Abbiamo sbagliato? Può darsi. Certo si potrebbe asciugare annunciando solo le miss eliminate, ma non ho voluto, per rispetto delle ragazze in gara: non abbiamo mai inquadrato una miss eliminata". E ancora. Pochi personaggi famosi? "Forse - dice - ma averli vorrebbe dire fare un altro programma, mettendo al centro loro e non le miss".