«Raiuno mi ha messo in panchina»
Cosariserva la nuova edizione? «È un programma che conduco per il terzo anno consecutivo, anche se va avanti da 10 anni o poco meno». Le novità? «Giochi nuovi. Un esempio: otre a "Nomi cose animali e città" ci sarà anche la possibilità di destreggiarsi col Tris: chi fa tris con risposte giuste vince. Il gioco è tanto semplice quanto divertente. E conosciuto da tutti». E gli ospiti? «Cominceremo con Irene Pivetti e Paganini. I paesi sono San Vito Lo Capo in Sicilia e Lerici in provincia di La Spezia». Gli ascolti sono incoraggianti? «Siamo un'isola felice. Un programma che si è consolidato. E l'orario 11.30-13 non è dei migliori! Superiamo abbondantemente le aspettative della Rete, che ci chiede un 10%». Quest'anno per lei c'è la possibilità di un preserale? «Guardi, non so rispondere a questa domanda. La gente - è dal '99 che sto in Rai - mi chiede del preserale di Raiuno. Io rispondo ringraziandoli: "Perché non mandate una lettera a viale Mazzini?". Sono sempre a disposizione, lavorando in un'azienda. Raiuno avrebbe avuto in questi due anni l'occasione di farmi condurre questo o quel varietà. Preferisce avvalersi di altri e non di me. Come nel calcio: ritieni di fare gol ma ti tengono in panchina. Significa che l'allenatore non crede in te». Le rimane un po' di amaro in bocca... «Quando ti accorgi che avresti potuto fare dei programmi (sono uno che ha raggiunto anche il 30% di share)... Non capisci come mai finisci per essere utilizzato in maniera part-time. E c'è da dire che non sono uno che per carattere ha voglia di fare mille cose insieme. Ma due sì. Fortunatamente vedo sempre il bicchiere mezzo pieno». Passerebbe a Mediaset o Sky, dopo tanti anni trascorsi in Rai? «Siamo professionisti. Non vivo di rendita. Sono una persona normale che vive del suo lavoro. Così non credo che esistano persone devote a un'azienda, per tutta la vita. Ognuno va a sposare un progetto, un'idea o un direttore. Per essere innamorati bisogna essere innamorati in due. Se non sei corrisposto non ti puoi intestardire. E spero di rimanere in Rai il più possibile. Sono di Verona, la prima cosa che feci in gita scolastica fu quella di farmi una foto sotto al cavallo di viale Mazzini». Simona Ventura ha criticato i dirigenti Rai. Lei cosa ne pensa? «Simona Ventura ha fatto le sue scelte. Le auguro di avere successo perché se lo merita. Io ho una storia diversa. Non è la prima e non sarà l'ultima. Ben vengano aziende come La7 e Sky. Io ho sempre fatto il tifo: significa avere più mercato ma di qualità. Le persone sono estremamente intelligenti e il telecomando lo sanno usare».