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«Un buon piatto è un atto d'amore»

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Èla settima edizione di «Cortesie per gli ospiti», che torna da stasera alle 21.10 su Real Time (sul digitale terrestre, ai canali 124 e 125 di Sky, su Tivùsat al 31). Alessandro Borghese, cosa riserverà la nuova edizione di Cortesie per gli ospiti? «Sarà un'edizione molto agguerrita». Come voi. «Come noi... Però devo dire che ho trovato gente super preparata, ottimi padroni di casa e ottimi cuochi». Lei nel programma giudica la cucina dei concorrenti. Qual è l'errore da non fare quando si presenta un piatto? «Ci deve essere un'idea, una costruzione dietro ogni menu. Dal primo e fino al dolce. Le materie prime devono essere freschissime, le portate devono invogliare al piatto successivo. E se poi posso dare una mano con una chicca be', lo faccio». Siete alla settima stagione: la gaffe in cucina che l'ha fatta sorridere? Senza fare il nome del concorrente, se vuole. «Una serie di portate, dalla caponata al guanciale fino al vino rosso servito a 14°... Mangiavamo all'aperto, su una terrazza. Devo dire che qualche gaffe c'è». Anche la forma vuole la sua parte: quale attenzioni deve avere tra i fornelli il concorrente ideale? «Il piatto è un atto d'amore. Il cuoco deve essere curioso e deve mostrare amore verso la propria tradizione regionale. I padroni di casa però hanno dimostrato di lavorare su piatti semplici ma funzionali». Un bel ricordo delle precedenti edizioni, qualcosa che l'ha colpita. «Ce ne sono svariati. L'anno scorso siamo stati un mese e mezzo a New York». Il contesto vuol dire molto? «In quel caso sì». Siamo vicini all'autunno:consigli un piatto. «Ci sono dei fantastici fichi. Li presenterei in una versione diversa: una vellutata di fagioli cannellini. Poi i fichi, avvolti in fette di prosciutto come fossero involtini. Appena ripassati in padella e poi adagiati sulla vellutata. Con dell'olio d'oliva, ovviamente».

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