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Da Mantova a Mosca, le stesse facce

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Cominciaoggi il Festival di Mantova, che da 15 anni conduce il pubblico a pagare per ascoltare gli scrittori. E comincia oggi anche la Fiera di Mosca, nella quale l'Italia è l'ospite d'onore. È curioso vedere come gli stessi nomi volino da una ribalta all'altra (eppure stanno a centinaia di migliaia di chilometri l'una dall'altra). Certo, sono invitati, ma certi autori fanno indigestione di riflettori. Ecco allora che a Mantova - che sciorina da oggi a domenica circa trecento eventi - ci siano oltre ai soliti Erri De Luca, Alessandro Baricco, Giorgio Faletti, Margaret Mazzantini, Piergiorgio Odifreddi, anche Giancarlo De Cataldo, Antonia Arslan e Valerio Massimo Manfredi che voleranno pure all'ombra del Cremlino. Certo, hanno appena pubblicato libri e giova farsi reclame, ma resta qualche dubbio sull'originalità dei loro interventi. A Mosca, nella maggiore manifestazione russa sul mondo dell'editoria, ci saranno 45 nostre case editrici e 17 scrittori. La Russia, invitata nello stesso ruolo al Salone del Libro di Torino, ricambia così l'omaggio nell'anno incrociato della lingua e della cultura. L'Italia svelerà preziosi manoscritti e documenti a stampa di autori simbolo: Dante, Petrarca, Manzoni, Machiavelli, Leopardi, Mazzini, Garibaldi e Cavour. Poi i contemporanei. Ci saranno tra gli altri gli inflazionati Carofiglio, Sandro Veronesi, Andrea De Carlo. E poi Franco Cardini, Bruno Arpaia, Giulio Giorello. Gongola il nostro Istituto Italiano di Cultura. Li. Lom.

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