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Senza sorprese la guerra delle torte

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Sebbene,attorno, lo chef abbia il fior fiore degli aiutanti e un partner di riferimento. E per quanto piccole siano queste mini-torte americane ricoperte di glassa (che le rende differenti dai più «pop» muffin). Ed è soltanto una delle prove (sempre lo stesso dolce, cambia solo la performance) del reality in miniatura «La guerra delle torte» (su «Lei», canale 127 di Sky, dal lunedì al venerdì alle 15.10 e alle 19.15). L'affare: il montepremi è di 10 mila dollari, ci sono diversi concorrenti, c'è una giuria qualificata. Si gioca a coppie: Hollys è venuta con la sorella, Todd lo accompagna la moglie. Prima prova: pescare da due tavoli diversi e imbanditi almeno un ingrediente da infilare nel cupcake. Tra gli altri anche il bacon, il salmone, il formaggio e le mele che alla fine una coppia sceglie, seppure con qualche perplessità (non si sa perché, convincono di più le patate). Il fatto è che i concorrenti, in ottimo stile Usa, mettono lo sciroppo d'acero dappertutto. Ciò gli viene contestato da uno dei giurati: «Spegne il gusto del bacon» è il coro unanime. Nonostante alla disputa sulla preparazione di due diversi tipi di cupcake Candie ce la metta tutta e per stupire i presenti preparando un tortino vegano, la finale se la giocano Carla e Hollys. L'ultima, fatidica prova consiste per appunto nell'allestimento coreografico dei mille cupcake. Il tema è il gioco del golf: la prima li piazza su un tavolo di cristallo a più piani. La seconda la sbaraglia (e ha la vittoria in mano) con un plastico che rappresenta un campo da golf. I cupcake sono gli spettatori sugli spalti. Il gioco se da una parte diverte scende troppo nel particolare perché incentrato su un unico dolce. Non è la gara di cucina a cui siamo abituati. Piuttosto sembra una competizione tra persone comuni con il pallino per questo dolce (la prima attestazione «ufficiale», nei libri di cucina made in Usa, degli ultimi anni del '700).

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