Le belle del Crazy Horse sbarcano al cinema
La 68esima Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica prende il via ufficialmente domani sera - con il gran gala d'apertura per George Clooney e le sue «Idi di Marzo» - ma la Biennale ha predisposto per oggi una «Preapertura staordinaria fuori programma» a inviti e pensata per essere prettamente popolare. In cartellone c'è infatti il guru della risata italiana, Ezio Greggio, che, tra una strisciata di notizia e l'altra, non si toglie il vizietto di fare film «alla Mel Brooks» e ha appena sfornato la prima pellicola italiana in 3D. Titolo, «Box Office 3D», una parodia che promette risate sui film più famosi del passato. L'appuntamento è per le 17 in Sala Grande (completamente restaurata): ospite Ezio Greggio e il cast composto da Gigi Proietti, Antonello Fassari, Enzo Salvi, Anna Falchi e Gina Lollobrigida. Se intanto i problemi della Mostra del Cinema sono prevalentemente logistici, lo sforzo messo in atto quest'anno è quello di rinnovare quelle poche centinaia di metri di Lido che vanno dal Palazzo del Cinema all'Hotel Excelsior, cercando di creare uno scorcio di glamour e cinema. Il pubblico del Lido potrà poi attraversare la laguna e tornare per tempo nel centro storico per assistere alla tradizionale Preapertura della Mostra all'Arena San Polo, dove alle 20.30 è in programma «Impardonnables», il nuovo film del francese Andrè Tèchinè, interpretato da Andrè Dussollier e Carole Bouquet e interamente girato a Venezia. Domani, prima dell'attesa inaugurazione, sarà intanto presentato sul Lido, come evento delle Giornate degli Autori (in Sala Darsena alle 13.30), «Crazy Horse», documentario dell'americano Frederick Wiseman. Il film racconta i segreti dello storico cabaret, situato nella Avenue George V di Parigi da sessant'anni (1951) che resta ancora un'icona della raffinata femminilità francese. Seni piccoli, quasi adolescenziali, lati B tondi e perfetti, visi privi di volgarità. Questo il must della tradizione della femme parissienne che doveva essere sensuale, raffinata e assolutamente erotica. Tanto che le Blue Belle erano costrette anche fuori dal cabaret ad usare lingerie lussuose, per evitare di uscire dal ruolo di eterne seduttrici. Il trailer del film già impazza sul web, dove spiccano le immagini di glutei e cosce vertiginose, oltre a scene di vita quotidiana del backstage dello spettacolo, tra prove per lo show nel segno di un esasperato perfezionismo. Su tutto domina la nascita dello straordinario spettacolo «Desirs» firmato dal grande coreografo francese Philippe Decouflè, con la direzione artistica del designer iraniano Ali Mahdavi. Nella prima parte dello show le ragazze sfilano quasi fossero in una farsesca parata militare: ballerine eteree con seni e sederi al vento sfoggiano mostrine, colbacchi e stivali. Wiseman per realizzare questo documentario ha trascorso circa dieci settimane all'interno del locale parigino, aperto sette giorni su sette. Il Crazy Horse, fondato da Alain Bernardin, artista maniacale e pazzo delle sue donne, era un perfezionista del nudo. Misurava persino il pube delle ballerine che doveva essere un triangolo equilatero di 12 centimetri, rigorosamente nero, qualsiasi fosse il colore dei capelli delle ragazze. Ma i tempi cambiano e oggi la seduzione femminile non è più legata a misure specifiche, né tanto meno ad una lingerie d'antan. Le dive di oggi si spogliano per propria vanità o per far soldi e riempire copertine, ma certo non seguono alla perfezione i dettami dei loro registi o produttori. Anzi, sono spesso le star che consigliano ai cineasti il look giusto per rappresentare un determinato personaggio. Oggi il Crazy Horse è soltanto meta di turisti alla ricerca di stereotipi e luoghi comuni che fanno parte di una Parigi ormai scomparsa, quella della femme fatale che doveva prima di tutto conquistare gli altri senza pensare al suo personale piacere.