Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

La kermesse al via tra lavori in corso e computer in tilt

default_image

  • a
  • a
  • a

Ildirettore della Mostra del Cinema di Venezia, Marco Muller, ha fatto le cose in grande, quest'anno più che mai, con uno stra-annunciato programma cinematografico eccellente. I divi sono appena sbarcati al Lido, George Clooney è arrivato in gran forma dalla sua villa di Como e la madrina Vittoria Puccini rilascia interviste nel bar dell'hotel Excelsior in minigonna nera e look da mare. Tutto perfetto in attesa che arrivi l'ora X con il ricco gran gala di stasera (dopo la proiezione de «Le Idi di marzo» di Clooney). Eppure lo sconcerto non manca. L'arrivo in laguna, con il motoscafo che si lascia alle spalle una Venezia da mozzare il fiato, acquista subito il sapore di un'avventura piena di spiacevoli imprevisti. A cominciare dalla voragine che impera (nemmeno fosse Ground Zero) davanti alla ristrutturata e supertecnologica Sala Grande con 15 posti in più, elegante boiserie, perfetta acustica, nuovo schermo e restyling dei servizi igienici, tutto rifatto per un budget di 4 milioni di euro. Ma la voragine resta lì, sebbene recintata e nascosta dai teloni, a ricordare che il Palazzo del Cinema non si farà perché costa troppo. E allora via alle gimkane degli ospiti e della stampa che per fare 100 metri impiegano un quarto d'ora, tra blocchi del cantiere e del personale di sorveglianza. Le signore con i loro abiti eleganti e i tacchi vertiginosi storcono il naso. Meno male (pensano) che c'è la pre-apertura con Greggio e si riderà un po', poi arriverà Clooney… Ma dopo qualche risata a denti stretti per una parodia all'italiana un po' d'antan (l'atteso «Box Office in 3D» di Greggio) l'incubo ricomincia. I bar sono sguarniti, i camerieri ingrugniti e ai giornalisti tocca fare una fila indiana dai ritmi lentissimi per il tanto atteso accredito. Ed è solo l'inizio…Perché arrivati in Sala Stampa i computer non funzionano: «C'è un problema di connessione al Lido», si affrettano a dire i responsabili. Sarà, ma basta andare in un residence privato, a pochi metri dal Palazzo del Casinò, e Internet funziona! Din. D'Is.

Dai blog