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Festival di Venezia, scene hot infiammano la mostra

Monica Bellucci

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La lunga scena di nudo integrale di una Monica Bellucci in stato di grazia nel nuovo film del maestro francese Philippe Garrel "Un etè brulant" manderà in visibilio il pubblico maschile della Mostra del Cinema di Venezia. Mentre il dibattito pruriginoso che già anima gli addetti ai lavori che hanno potutto vedere il film in una proiezione privata riguarda un altro nudo integrale, quello di Michael Fassbender. L'attore appare in più di una scena di "Shame" di Steve McQueen completamente nudo mettendo in mostra tutte le sue doti. Così è partito, inevitabile, il gioco al paragone con il nudo di Stefano Accorsi in "Ovunque sei" di Michele Placido che divenne un vero tormentone nell'edizione 2004 della Mostra. Fassbender spicca nella classifica "hot" del Lido anche per la sua altra interpretazione in concorso, quella dell'atteso "A Dangerous Method" di David Cronenberg che racconta le vicende dei due padri della psicanalisi, Sigmund Freud (interpretato da Viggo Mortensen) e Carl Jung (appunto Fassbender), e del loro rapporto con la bellissima paziente e allieva, Sabina Spielrein (Keira Knightley), una delle prime donne a diventare analiste. Jung-Fassbender non solo va a letto con la sua paziente ma si lascia da lei condurre sul terreno sadomaso: la scena clou - secondo i rumors di chi ha già visto il film - è quella in cui Keira-Sabrina si fa frustare da un eccitatissimo Jung. La partenza della mostra, dopo l'apertura del 31 agosto con "The Ides of March" di George Clooney, vedrà giovedì 1 primo settembre sia in "Carnage" di Roman Polanski che in "W.E." di Madonna lo scardinamento delle convenzioni, della buona creanza borghese. Ma senza scene particolarmente osè. Ad alzare la temperatura della laguna ci penseranno venerdì appunto Cronenberg e Garrel. Nello stesso giorno anche la programmazione di Orizzonti sarà particolarmente forte con il film australiano 'Hail' di Amiel Courtin-Wilson, che propone un viaggio nei commerci di ogni tipo, anche sessuali. Ma ancor di più con il Pollicino, ovvero "Le Petit Poucet" di Marina de Van, che pare proporrà il più scandaloso orco della storia del cinema (interpretato dal bravissimo Denis Lavant), che si divora con diletto da gourmet le sue figliole. Sottile erotismo che sfiora il macabro vedrà protagonista sabato 3 settembre, nei panni di una controfigura pagata per piangere un morto, l'attrice (già premiata a Venezia con la Coppa Volpi nel 2010) Ariane Labed nel film "Alpis" del greco Yorgos Lanthimos. Ma il giorno dopo, domenica 4, sarà Al Pacino a portare al Lido la sensualità ai massimi livelli mettendo a nudo nella sua "Wilde Salome" una delle attrici più celebrate dell'anno: Jessica Chastain (che a Venezia vedremo anche nel film di Ami Canaan Mann in concorso). Sempre domenica passeranno il già citato "Shame" di McQueen, in concorso, mentre in Orizzonti, verrà proiettata l'opera prima di Nicholas Provost, "The Invader", nel quale spicca una Stefania Rocca coinvolta in un amplesso "con vista" da un grattecielo di Bruxelles, dove l'attrice viene posseduta da un immigrato africano (l'attore Issaka Sawadogo). Martedì 6 sarà poi la volta, in concorso, di quella che viene già definita l'unica versione autenticamente pulp di "Cime Tempestose", ovvero "Wuthering Heights" di Andrea Arnold, dove violenza e sesso abbondano decisamente. Nello stesso giorno farà irruzione in concorso l'attualità giapponese in salsa erotica "Himizu" di Sono Sion, dove tra tsunami e radiazioni una minorenne cerca in tutti i modi di portarsi a letto il giovane che ama. Fare sesso in tutti i modi e i luoghi possibili sarà poi il modo per resistere all'imminente fine del mondo per la coppia protagonista di "4:44 Last Day on Earth" di Abel Ferrara (in concorso mercoledì 7), composta da Willem Dafoe e da Shanyn Leigh, ex compagna del regista. Il giorno dopo, giovedì 8 settembre, sarà Juno Temple, figlia del "regista del rock" inglese Julien, a puntare le luci rosse sul Lido in una sorta di remake molto più sfrontato della Baby Doll di Carroll Baker nel film in concorso di William Friedkin "Killer Joe", in cui abbondano scene di nudo e di sesso dell'attrice con Matthew McConaughey. Stupri e violenza sulle donne saranno poi al centro del film di Ami Canaan Mann 'Texas Killing Fields', che verrà proiettato nell'ultimo giorno del concorso, venerdì 9 settembre. Si tratta di un noir ambientato nelle lagune del Texas dove due investigatori cercano di vedere chiaro su una serie impressionante di delitti irrisolti a danno di giovani prostitute che hanno interessato tutta la zona della baia di Galveston, all'ombra dei pozzi petroliferi. Per gli amanti del genere c'è poi una panoramica su tutti gli amplessi degli insetti in "La Clè des Champs", sorta di sequel di "Microcosmos" ad opera degli stessi registi, Claude Nuridsany e Marie Pèrennou, in programma sempre venerdì ma fuori concorso. Infine abbastanza scabroso anche il film di chiusura fuori concorso "Damsels in Distress" di Whit Stillman che vede protagoniste tre intraprendenti ragazze alla prese con l'iniziazione ad alcune particolari pratiche sessuali dopo l'incontro con degli studenti che rischieranno di mettere a repentaglio l'amicizia e la salute delle fanciulle.  

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