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Diaz, cattiva maestra che fa impazzire tutti

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Basta dare il cattivo esempio e si diventa simpatici, magari pure ricchi. Mostrarsi politicamente scorretti, cinici, maleducati e pronti a tutto pur di far soldi oggi ripaga persino in termini di fama. E lo star system hollywoodiano ne è perfettamente consapevole. Ecco che escono in sala commedie divertenti e rigorosamente amorali, con personaggi saturi di frustrazioni che di quei bei valori all'antica non sanno davvero cosa farsene. E il successo puntualmente arriva per commedie del genere «Come ammazzare il capo e.. vivere felici», con Colin Farrell trasformato in un alienato impiegato con tanto di pancetta e riporto. La storia è quella di tre amici che cospirano per uccidere i loro terribili capi quando si rendono conto che sono un ostacolo alla loro strada verso la felicità. Il sogno proibito della middle class si trasforma così in una farsa liberatoria grazie alla quale si può ridere a crepapelle. Tutto nasce una sera, durante una chiacchierata al pub, dove, con qualche bicchiere di troppo, salta fuori l'idea: perché non uccidere i propri capi? Nel momento storico della crisi del lavoro ad alto tasso di disoccupazione spunta fuori un'amara verità: gli impiegati di oggi sono sempre più subordinati a capi legittimati a mantenere misure estreme e assolute. Ben sapendo che nessuno si ribella pur di non perdere il posto di lavoro. E al povero impiegato non resta che ingoiare il rospo! In questa situazione, la commedia americana reagisce alla recessione con una risata che al pubblico piace da matti. Si ride (almeno al cinema) davanti allo spettro della recessione mondiale e non certo con l'intento di andare a caccia delle cause finanziarie. Ma semplicemente per esorcizzare il peggio. E visto che al pubblico piacciono i cattivi esempi, l'esperimento si ripete. Stavolta con «Bad teacher Una prof da sballo» con Cameron Diaz nei panni di Elizabeth Halsey, insegnante di letteratura dai metodi poco ortodossi e dalla vita sregolata. Dopo aver lavorato stancamente in una piccola scuola media della provincia di Chicago, Elizabeth sta per sistemarsi con un ricco signore, quando lui decide però di rompere il fidanzamento, dopo aver scoperto le venali intenzioni della fidanzata. Elizabeth è allora costretta a tornare tra vecchi colleghi e nuovi alunni. Senza soldi e con molti vizi, la sboccata e cinica prof proietta film in classe e usa qualunque tipo di programma con lo scopo di rifarsi il seno e conquistare il nuovo giovane supplente di matematica (Justin Timberlake). Naturalmente pieno di soldi. Cameron deve sottrarlo alle grinfie della brava (e noiosa) maestra Amy (Lucy Punch). Inutile dire che una prof del genere è adorata dai suoi studenti. Persino quando diventerà ancora più cattiva perché dovrà alzare bandiera bianca, rendersi conto che lei al mondo è proprio da sola e dovrà cavarsela senza scorciatoie. Intanto il giovane regista Jake Kasdan sta sbancando il botteghino americano, dove ha già guadagnato 170 milioni di dollari contro i venti dei costi di produzione. Il film, che in Usa è uscito con il divieto ai minori di 17 anni, uscirà nelle sale italiane il 31 agosto senza censure. Anche qui la grande crisi della scuola, con alunni e insegnanti sempre più demotivati si trasforma in una commedia brillante con la protagonista che ridonda di viziacci da ogni angolo. Dall'alcool alla marijuana, dal sesso facile alle borse griffate che cerca di finanziare con i soldi di qualche riccastro. Non è una novità per la commedia americana mettere in risalto e rendere eroici personaggi meschini, perfidi e orgogliosamente mediocri. Ma stavolta i cattivi maestri di «Bad Teacher» sono ancora più radicalmente parte del pacchetto produttivo. Il personaggio di Cameron Diaz è infatti un'insegnante pessima, ma di ruolo, quindi abilitata dal sistema educativo americano: il meccanismo tragi-comico nasce proprio da questa realtà e dal tentativo di demitizzare la figura del buon insegnante. Addio a quella vecchia, idilliaca e idealistica immagine del prof dell'«Attimo fuggente». Con il suo personaggio Cameron da liberamente sfogo a tutta una gamma scolastica di cui purtroppo la cronaca spesso ci informa: è goliardicamente simpatica, ma usa il turpiloquio, gli eccessi e ignora la meritocrazia. «Bad Teacher» incarna le idee e la visione di mondo di una fetta di pubblico ampia e finora scarsamente rappresentata al cinema. Ora si cominciano a mettere in scena le vicende di personaggi che sembrano, sì, delle mosche bianche ma che in realtà pullulano quotidianamente nel mondo reale. Allora non resta che renderli ridicoli e riderci su.

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