Ci sono un portiere (d'albergo, Giacomo) e un ex-portiere (sportivo, Rafael).

Attornoa loro ruotano: Frida, la prostituta; Elena, la moglie snob e insoddisfatta; Tamara, innamorata perdutamente di Rafael. I due uomini soffrono pene d'amore. Giacomo ha una fitta corrispondenza con Elena, la adora ma non sa come prevalicare il marito di questa (fa parte dell'alta borghesia), l'ingegnere. Così sceglie Frida. Nella vita del concierge piomba Rafael: tra i due nasce un'amicizia. Giacomo dimentica la storia d'amore omosessuale con Salvo, suo ex migliore amico e collega. Il personaggio positivo, in una bailamme di emozioni, è Silvana: metodica, «è quella che se ne sta seduta in un angolo dell'hotel veneziano e osserva»: così l'ha definita Luca Bianchini, lo scrittore (e giornalista di Vanity Fair) di «Siamo solo amici» (Mondadori). Silvana fa commenti, inquadra le persone, beve il suo prosecco, come ogni giorno. Il romanzo fila via: la Torino bene è tratteggiata a tinte fosche. Lo humour fa il resto per una storia che strizza l'occhio a film commoventi come «Pretty woman».