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Il californiano vegano che difende gli animali a colpi di bombe

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Fisicoasciutto e sportivo: è alto un metro e ottanta. Figlio di un manager di San Francisco dove è nato in uno dei sobborghi residenziali, Daniel Andreas San Diego, dopo la morte di Osama Bin Laden, è salito nella speciale lista nera dei terroristi «most wanted» dell'Fbi a fianco di Ayman al-Zawahri e Adam Yahiye Gadahn: 250mila dollari è la taglia sulla sua testa. È considerato «pericoloso» e «armato». San Diego fa parte di quel gruppo di eco-terroristi che l'America teme quanto gli estremisti di Al Qaeda. I vertici dell'Fbi considerano gli eco-terroristi «una minaccia significativa per la stabilità degli Stati Uniti». Daniel San Diego ha avuto un percorso simile a tanti giovani californiani. Studi nelle migliori scuole dello Stato. Si è diplomato al College of Marin e ha lavorato nella radio della scuola: appassionato di musica heavy metal e rock. Da giovane ha rinunciato all'alcol, alla droga, ma anche alla carne, al latte e alle uova, divenendo un vegano: vegetariano integralista. Non indossa indumenti di pelle o altro materiale di origine animale. Una scelta che ben presto lo ha portato ad avvicinarsi ai movimenti rivoluzionari che si battono per la difesa degli animali. Esperto di computer si è trasformato in un perfetto dinamitardo mentre ancora era impiegato a tempo pieno in un'azienda a Schellville, California. La sua prima azione è del 2003, quando Daniel ha appena 25 anni. Due pipe bomb costruite in casa. Prima dell'alba del 28 agosto, mise i due ordigni presso la sede della Chiron Corporation, una società di biotecnologie con sede a Emeryville, in California. Le bombe erano preparate per esplodere in tempi diversi. La seconda esplosione, ritardata, secondo l'Fbi doveva colpire le squadre intervenute dopo il primo attentato. Trascorre un mese, e San Diego torna a colpire un'altra società a Pleasanton in California che produce prodotti testati sugli animali. L'esplosione danneggia gli uffici della Shakleee Corporation. Anche in questo secondo attentato si tratta di pipe bomb artigianali assemblate con prodotti acquistati al supermercato e materiale ferroso di recupero. L'ordigno ero composto da una miscela di gelatina e componenti chimici di facile reperimento. Per renderli più offensivi San Diego aveva inserito chiodi e schegge di vetro per aumentarne l'effetto devastante. Gli attentati però non provocano vittime, né feriti e solo lievi danni alle strutture. Le azioni sono rivendicate dalla Brigata di liberazione degli animali. Le due società prese di mira sono in rapporti con altre multinazionali, in particolare la Huntigtdon Life Sciences con sede in Inghilterra presa di mira da gruppi di eco-terroristi europei che appoggiano le azione dinamitarde avvenute in California. La Huntingdon Life Sciences, fondata nel 1952, fu collegata alla crudeltà verso gli animali alla fine del 1990 quando un video ha mostrato i dipendenti che tenevano un cucciolo beagle per il collo e ripetutamente lo prendevano a pugni in faccia. Undici di loro furono condannati per violenza sugli animali, ma non fu sufficiente per gli animalisti che inserirono la «Compagnia» nella loro lista nera. Prima degli attentati in California, gli eco-terroristi avevano attuato una campagna di intimidazione nei confronti dei dipendenti delle società che si occupavano della produzione di sciampi, integratori e saponi testando i prodotti sugli animali. Gli impiegati vennero seguiti e subirono minacce: volantini lasciati sul parabrezza delle loro auto, nelle cassette delle lettere di casa. I primi sospetti su San Diego arrivano da un controllo stradale: infatti il difensore degli animali era stato fermato a bordo della sua auto a Pleasanton circa un'ora prima dell'attentato alla sede della Shaklee Corporation. L'Fbi risalì a Daniel Andrea San Diego monitorando la Rete dove compaiono le rivendicazioni dell'«ALB», la brigata di liberazione degli animali. San Diego non firma gli attentati, ma dall'analisi degli scritti e risalendo ai computer usati per inserire sul web i documenti, l'Fbi individua nell'esperto di computer, convinto vegetariano, l'uomo delle bombe. Inizia la caccia all'eco-terrorista. Nel frattempo Daniel decide di tatuare il suo corpo con le sue imprese. I suoi tatuaggi sembrano illustrare la sua missione. Una collina che brucia sul petto. Sulla schiena un albero senza foglie in una strada dove bruciano gli edifici. Un palazzo che esplode e la scritta «Ci vuole solo una scintilla». L'Fbi si mette sulle sue tracce. Lo rintraccia a San Francisco e lo mette sono controllo. Gli agenti scoprono che gira armato: possiede una pistola nove millimetri Beretta. Daniel Andreas San Diego si accorge di essere seguito: e sfugge ai federali. Il 6 ottobre 2003, sale sulla sua berlina Honda verde e si dirige al centro di San Francisco. L'Fbi lo segue. San Diego pargheggia l'auto in Market Street e svanisce. I federali perquisiscono la sua casa di San Diego e scoprono un laboratorio per costruire bombe, piani per gli attentati e volantini di rivendicazione. L'Fbi emette un mandato di cattura internazionale. Nel 2009 viene inserito nella lista dei super-ricercati scatenando una caccia mondiale per il vegetariano con la passione delle bombe in Germania, Gran Bretagna, Costa Rica, Francia, Spagna, Danimarca, Austria, Italia, la Repubblica Ceca, Messico, Argentina, le Filippine e Cile. Le ultime segnalazioni lo vogliono in Costa Rica, ma altri rapporti lo indicano in Virginia. L'inserimento di Daniel Andreas San Diego nella lista dei terroristi più pericolosi insieme ai vertici di Al Qaeda ha destato non poche perplessità nell'opinione pubblica americana. L'ipotesi è un cambiamento di rotta dell'Amministrazione Obama. Dopo aver eliminato Osama Bin Laden, maggiore attenzione è stata posta verso il cosiddetto terrorismo interno. In un rapporto del Dipartimento per la sicurezza interna viene evidenziata l'ascesa di gruppi estremisti di destra. Gli ambienti conservatori e repubblicani hanno criticato questo atteggiamento considerandolo un modo per criminalizzare la destra americana. Da qui la decisione di inserire Daniel Andreas San Diego nella lista dei most wanted. Gli eco-terroristi e il gruppo al quale è legato il californiano è da ascrivere, però, all'ala sinistra dei movimenti. L'eco-terrorismo e l'estremismo per i diritti animali è designato come di sinistra, così come le «milizie» sono spesso etichettate di destra. Il terrorismo «interno» è divenuto l'ossessione dell'Amministrazione Obama che ha visto la ripresa delle loro attività proprio dopo l'elezione del presidente afro-americano. I gruppi di «patrioti» dell'estrema destra americana che nel 2008 erano 147 in tutti gli Stati Uniti, nel 2009, quindi appena pochi mesi dopo l'insediamento alla Casa Bianca di Barack Obama, sono saliti a 512 secondo le stime dell'Fbi. A questi movimenti razzisti che predicano la violenza contro lo Stato federale si affiancano i movimenti animalisti che hanno avuto una preoccupante degenerazione verso fenomeni di violenza che ha per bersaglio singoli individui, operatori scientifici e ricercatori, o grandi organizzazioni economiche e di ricerca, nazionali e multinazionali. Il vegetariano è ancora uccel di bosco. L'Fbi e l'Interpol ritengono che abbia ispirato altre azione degli eco-terroristi negli Stati Uniti e in Europa. Nel mirino dei questi gruppi sono finti oltre alle aziende chimiche e farmaceutiche anche allevamenti di animali da pelliccia, banche e fondazioni che finanziano la ricerca chimica. L'Fbi sostiene che difensori dei diritti degli animali e gli estremisti ambientali sono stati responsabili di oltre 1.800 reati e più di 110 milioni di dollari in danni. Attualmente, le Agenzie federali per la sicurezza degli Stati Uniti stanno indagando su 170 episodi ascritti alla responsabilità dell'«estremismo ambientale». Daniel, la faccia del bravo ragazzo, che non mangia carne e non beve latte, ma costruisce bombe, resta nell'ombra. E sale nella classifica dei terroristi più pericolosi. Domani Al Zawahri

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