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Movie e Iris. Il cinema h 24

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Spaventatodalla vasta scelta dei programmi, preferisce rimanere ancorato a Rai e Mediaset (e La7, al massimo Mtv). Per qualcun altro, più illuminato, il digitale terrestre è un vantaggio. L'offerta per i ragazzi è più che sufficiente, le notizie corrono veloci, le trasmissioni non hanno orario né limitazione. Ma la concorrenza con pay tv come Sky si accende quando si entra nel terreno del cinema. Chi ha il decoder di Murdoch a casa sa, infatti, che pigiando sul telecomando i tasti dal 300 in poi, c'è una varia e vasta scelta di pellicole (il difetto? È che a volte fanno sempre gli stessi film). E il digitale terrestre si è armato anche su questo fronte. Mandando in onda - rispettivamente per Rai e Mediaset - canali come Rai Movie e Iris. Se la mattina la programmazione è indirizzata soprattutto a un pubblico d'antan (spesso e volentieri vanno in onda i grandi classici o, per strappare un termine caro a Sky, i cult, come quelli firmati Totò), il pomeriggio, la sera e a notte fonda vanno in onda film pressoché hollywoodiani, anche se si tratta di commedie leggere e «estive». Ieri sera su Rai Movie - canale che sembra particolarmente affezionato ai lavori di Mario Monicelli - era in programmazione «L'appartamento spagnolo; a seguire «Heaven»; stasera in prima serata «La stanza del figlio» di Nanni Moretti mentre in notturna è atteso «La scelta di Sophie» con Meryl Streep (certo la leggerezza non è di casa in questi ultimi due film ma le guide tv sembravano averli gettati nel dimenticatoio). Se su Iris nella tarda mattinata di ieri c'era in programma «L'allegro squadrone» con Alberto Sordi, la giornata è andata avanti con «Tirus» - nel cast Anthony Hopkins - mentre stasera in prima serata ci guarderemo «Barry Lyndon», in costume, di Stanley Kubrick. E nel frattempo, la home page del sito di Iris avverte: il 28 agosto alle 21 ecco «Giovanna d'Arco», con la regia di Luc Besson. È un film del 1999. È estate e, mentre sulle ammiraglie Rai e Mediaset imperversano le repliche delle repliche, la speranza di vedere qualcosa di decente esiste.

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