Gabriele Simogini Enigmatico,, visionario, drammaticamente inquieto e anticonformista fino al suo ultimo giorno di vita, il 28 novembre 1998.
E'Gino De Dominicis, tra i più originali artisti del secondo ‘900, a cui ora Italo Tomassoni dedica un volume, edito da Skira, che è ben più di un Catalogo ragionato. Senza la pretesa di svelare segreti che rimarranno tali, tra i quali l'ultima tragica notte dell'artista, Tomassoni illumina in un'accurata lettura di tante opere ormai epocali le parole-chiave della sua sorprendente sperimentazione: l'Origine, l'universo immobile, l'immortalità, la mitologia sumera, il Tempo, la cosmogonia. Le creature dei dipinti di De Dominicis sono angeliche e feroci, umane ed aliene. Ed ora sembra un ennesimo scherzo del destino quello di vedere in un volume di quasi 600 pagine le opere di un artista che per tutta la vita aveva vietato la riproduzione fotografica del suoi lavori e la pubblicazione di qualsiasi catalogo. Di questo volume, però, De Dominicis sarebbe stato lieto, anche se pare inevitabile immaginare la fragorosa risata dell'artista fattasi opera ed intitolata “D'Io”.