Brivido di mezzanotte con «24»
Enonostante l'orario disgraziato, si è conquistato molti estimatori anche qui in Italia. In «24» tutto è minimalista, scarno, rapido. A cominciare dal titolo: due sole cifre. Gli episodi non sono da meno: altri due orari. L'altra sera sono andate in onda due puntate il cui titolo, preceduto dalla breve dicitura «quello che state per vedere è accaduto...», erano: «Tra le 8 e le 9» e: «Tra le 9 e le 10». Questa è la caratteristica di «24»: tutto è in tempo reale. Un'ora di storia un'ora di telefilm. L'intera stagione compone una giornata: 24 ore. Per il momento siamo giunti all'ottavo giorno. Il telefilm va avanti dal 2001. Il protagonista è Jack Bauer (appunto Sutherland), agente del Counter Terrorist Unit, che deve affrontare intrighi, attentati, killer e spie. È tutto un susseguirsi di colpi di scena con un orologio che scandisce il tempo. Mai nessuno sta fermo, oppure dorme o si riposa: vanno sempre tutti di corsa e armati fino ai denti. Se mai qualcuno cerca un attimo di relax, magari buttandosi sul letto (come nella puntata dell'altra sera), immediatamente arriva qualcun altro che gli spara. Accadono sempre cose impossibili (nell'ultimo episodio hanno ucciso la fidanzata del protagonista. Ma sarà morta davvero?) e ogni telefilm termina con una situazione apparentemente irrisolvibile: rapimenti, trappole, ricatti... Insomma sull'altare dell'azione si sacrifica tutto. Soprattutto la credibilità con una raffica di bufale ed esagerazioni. Ma a mezzanotte di sabato va più che bene.