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Eleonora ribelle per forza

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Perla prima volta sole davanti alla telecamera, le donne protagoniste si raccontano senza filtri, in modo inedito e intimo, rivivendo i loro momenti felici e quelli bui. Tra le protagoniste di questa nuova puntata, l'ex attrice e produttrice Eleonora Giorgi che ricorda i suoi esordi nel mondo del cinema, i momenti belli e quelli brutti di una vita che, come racconta «è stata piena di grossi eventi, segnati dal fato, inattesi. Sono grata di essermi trovata al posto sbagliato perchè pensavo mi sarei dedicata a un lavoro in campo artistico, ma non a fare l'attrice, e di avere una famiglia, per me ideale primario. Oggi la mia sfida è di tentare di somigliarmi di più e di svezzare il mio secondo figlio. Dopo sarò veramente libera». Dal mancato esame di ammissione all'Istituto centrale di restauro al set cinematografico, dal primo fidanzatino a 13 anni al secondo bacio dato su un set solo cinque anni dopo, Eleonora ricorda quanto avesse sofferto per l'immagine che era nata dopo i suoi primi film, tanto da farle «usare una certa veemenza giovanile come forma di ribellione, che non è nella mia natura perché sono una persona che non solo aspira alla grazia come donna, ma anche a una forma di riservatezza. Si è trattato - continua la Giorgi - di una reazione, mi ribellavo a essere incorniciata dietro l'immagine di una ragazza scaltra, che facendo magari scambio di commercio sessuale può ottenere cose materiali. Era così lontano da me e invece sono riuscita a dare quell'immagine. Ora ho nostalgia di quello che sarei dovuta essere». A seguire: il racconto del dramma che ha cambiato la vita di Paola Pellinghelli, la mamma del piccolo Tommaso Onofri, ucciso dopo il rapimento. Un bambino che oggi «avrebbe fatto la prima elementare ma se parlo di lui vado in crisi! In questi cinque anni ho un po' perso di vista cosa vuol dire essere donna».

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