Il blasone dei Castelli sta a Frascati Con la villa cominciò Lucullo, nel Cinquecento lo imitarono i nobili romani
MaFrascati non è solo i suoi vigneti, bensì una città dall'illustre passato e dalle molte presenze storiche. Le vestigia archeologiche più antiche sembrerebbero risalire alla villa di Lucullo di età repubblicana, poi appartenuta anche al marito di Agrippina, madre di Nerone. Il piccolo villaggio medioevale si arricchì di popolazione dopo la distruzione della vicina Tusculum nel 1191 e la rinvigorita cittadina entrò nel feudo ecclesiastico con Innocenzo III, spesso devastato da incursioni e in balia delle più potenti famiglie nobili romane, come i Colonna. Si succedettero quindi i Della Rovere, i Farnese, il duca cardinale Stuart di York, la dominazione francese. Nel 1856 il tratto Roma-Frascati fu il primo segmento ferroviario dello Stato della Chiesa. Oggi, nonostante le distruzioni dei bombardamenti dell'ultima guerra, Frascati è rinata e si offre al visitatore con molti luoghi di interesse artistico-culturale. Prime tra tutte le sue molte ville, costruite dal Rinascimento in poi dalle famiglie nobili e da porporati o papi, retaggio di un'epoca felice in cui i romani andavano fuori porta a farsi una "fojetta" tra porchetta e vino buono. A fine Ottocento Frascati era ancora una romantica meta per viaggi di nozze sul calessino per le coppie romane. Tra tutte svetta, anche per la posizione dominante, Villa Aldobrandini, che ospita non solo principeschi banchetti ma anche eventi culturali, ed accanto a lei anche quelle dei Falconieri, del Lancellotti, dei Grazioli, dei Mondragone, dei Torlonia, degli Sciarra e dei Parisi, abitata nientemeno che da Paolina Bonaparte. Alcune di queste ville, come la Aldobrandini e la Torlonia, ogni anno ospitano il Festival delle Ville Tuscolane, che quest'anno ha visto in cartellone Maurizio Crozza, Francesca Reggiani, la Banda della Guardia di Finanza, la spettacolare compagnia di danza acrobatica dei Kataklò, Beppe Grillo, cui sono andati ad aggiungersi Eugenio Allegri in Novecento di Baricco e Sketch & Soda con i comici surreali Lillo e Greg. Ma il programma delle manifestazioni è molto più ricco, coinvolgendo la lirica (domani sera le giovani promesse scelte da Bruna Baglioni), il tango argentino di Roberto Herrera (per la chiusura del 7 agosto), la danza orientale, una serata dedicata a Gaber, la musica di oggi con Matteo Musumeci (1 agosto) e il Quartetto di Andrea Gomellini (5 agosto). Ma anche la musica classica cameristica grazie alla rassegna trasversale (tocca infatti anche Manziana, Allumiere, San Vito Romano e Cerveteri) "Prove d'orchestra", promossa dalla benemerita Scuola di musica popolare di Testaccio, che ha proposto il Trio cameristico di Roma con Stefano Ribeca (flauto), la cinese Lee I Nin (clarinetto) e Marco Cianchi (chitarra) in un variegato programma musicale. Il giro per la città non può concludersi però senza una visita alla cattedrale di S. Pietro progettata dal Mascherino e terminata nel 1598 (la facciata però più tarda è del Fontana) ed alla Chiesa del Gesù con la falsa cupola trompe l'oeil di Andrea Pozzo che occhieggia a quella della Chiesa di S. Ignazio a Roma. Ma nella escursione frascatana non bisogna neppure trascurare il Museo civico archeologico con i reperti dell'antica Tusculum ed i modelli in scala delle Ville tuscolane, così come il museo etiopico del cardinale Guglielmo Massaia, missionario ottocentesco sepolto nel locale convento dei cappuccini. Frascati non è solo città d'arte, ospita infatti laboratori come l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (il primo acceleratore è nato proprio a Frascati negli Anni Cinquanta), l'agenzia spaziale europea e l'ENEA. In letteratura se ne possono trovare tracce in un racconto di Andersen, in un romanzo di George Sand, in Lord Byron, ma soprattutto nei diari di viaggio di Goethe e nelle preziose Cronache italiane di Stendhal, grande amante del nostro Paese, di Rossini, Canova e del coreografo Viganò.