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Amy Winehouse trovata morta in casa

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Amy Winehouse

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La cantante Amy Winehouse sarebbe stata trovata morta nella sua casa di Londra. La cantante abitava a Camden Square. La polizia è arrivata nel suo appartamento dopo una chiamata dei servizi d'emergenza. Un portavoce della rockstar non ha confermato la notizia. Amy sarebbe morta a causa di un cocktail di farmaci e droghe. E' quanto scrive il Sunday Mirror citando imprecisate fonti. Il Sun ha riferito che gli amici della cantante negli ultimi tempi avevano più volte espresso il timore in merito al suo "consumo di vodka, totalmente fuori controllo". Winehouse, secondo le fonti citate dal tabloid, era svenuta tre volte in casa nell'ultima settimana. La cantante si sarebbe dovuta esibire al Lucca Summer Festival ma aveva annullato il tour europeo per motivi di salute. Alla prima data a Belgrado si era già presentata in condizioni alterate dall'alcol. Una carriera di luci e ombre, tra canzoni di successo e disastrose esibizioni live. Una vita vissuta intensamente, tra enormi successi, eccessi e gravi problemi di alcolismo e droga. Amy Winehouse, una delle voci femminili più intriganti e particolari degli ultimi anni, se n'è andata a 27 anni in una giornata d'estate. Nata il 14 settembre 1983 da un padre russo (tassista) e da una madre inglese (infermiera) cresce a Southgate e fa parlare di sè fin dall'infanzia. A dieci anni ha già fondato un gruppo rap amatoriale, a tredici è cacciata dalla scuola per un piercing di troppo al naso. A sedici il grande salto nella musica, stavolta da professionista, e la firma per la casa discografica Island/Universal. Il suo album d'esordio, "Frank", è dell'ottobre 2003. Il successo è immediato: un milione e mezzo di copie vendute e due dischi di platino. Nulla, però, in confronto al boom planetario di "Back to Black", il secondo lavoro pubblicato dalla Winehouse nell'ottobre 2006. A lanciarlo è il singolo "Rehab", senza dubbio il suo brano più conosciuto: il titolo è emblematico e rappresenta il suo rifiuto a disintossicarsi dalla droga e dall'alcol. "Hanno provato a farmi andare in riabilitazione, ma io ho detto no, no, no", recita il verso d'apertura della canzone. Rehab diventa un tormentone mondiale e nel 2008 regala a Amy Winehouse tre Grammy Awards nelle categorie "Record of the year", "Song of the year" e "Best female pop vocal performance". A questi se ne aggiungono altri due: uno nella categoria "Best New Artist" e uno per l'album "Black to Black" nella categoria "Best pop vocal album". La cantante inglese entra a far parte di un ristrettissimo gruppo di cantanti che hanno ottenuto un numero così elevato di riconoscimenti in un solo anno: ne fanno parte Lauryn Hill, Alicia Keys, Norah Jones e Beyonce'."Back to Black" rimarrà l'ultimo album di Amy Winehouse. Dal 2006 in poi la sua carriera e la sua vita privata sono costellate di successi, ma anche e soprattutto di eventi traumatici: il concerto a Londra ad Hyde Park in occasione dei 90 anni di Nelson Mandela (2008), il divorzio dal marito e l'intervento di chirurgia estetica per aumentarsi di una taglia il seno (2009).Fino alle sue ultime due apparizioni pubbliche. Quella disastrosa dello scorso 18 giugno a Belgrado, con un concerto interrotto dopo pochi minuti a causa della sua evidente ubriachezza. E quella a sorpresa di tre giorni fa (il 20 luglio) nella sua Londra in occasione dell'I Tunes Festival. Amy Winehouse entra così nel triste "Club of 27", il gruppo dei cantanti deceduti a 27 anni: ne fanno parte artisti che hanno fatto la storia della musica come il fondatore e chitarrista dei Rolling Stones, Brian Jones, e ancora Jimi Hendrix, Janis Joplin, Jim Morrison e Kurt Cobain.  

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