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La tv di ieri è protagonista

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Inun documentario di Res nell'anno 1971 e dintorni. È «Quarant'anni fa, una nazione in tv. Nuove consapevolezze», puntata dedicata alla televisione che dà il proprio appuntamento alle 23 su Rai Storia, un canale di Rai Educational, sul digitale terrestre e TivùSat. Sono gli anni della grande espansione televisiva e dello show: ben 25.4 milioni di telespettatori di media per una trasmissione come «Canzonissima» e, sul secondo canale, spopola «Stasera sì», varietà con il quartetto Cetra (tra l'altro il gruppo musicale preferito da Iva Zanicchi). Trionfa il «Rischiatutto», firmato Mike Bongiorno che dal secondo programma in cui ha debuttato, è stato spostato al primo. È inoltre l'anno del concorrente Inardi, un medico di Bologna che vince ben 48 milioni di lire e devolve la vincita di un'intera puntata a un bambino bisognoso di un trapianto di reni. Viene accusato dalla stampa di «leggere le risposte dalla mente di Mike» grazie alle sue competenze parapsicologiche. Ma questo è anche l'anno d'oro degli sceneggiati: c'è Anna Magnani in tv con «Tre donne»; «Il segno del comando» col suo connubio di mistero e magia che inchioda gli italiani allo schermo. Grandissimo successo anche per la radio: la coppia Arbore-Boncompagni spopola conducendo «Alto Gradimento», trasmissione geniale e irriverente, rispetto agli standard del tempo. Quanto alle mode, in Italia impazzano gli hot pants: Elsa Martinelli li indossa mentre conduce il Festival di Sanremo: sono un vero e proprio evergreen.

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