Colin Firth a Venezia fa La Talpa di Le Carrè
diDINA D'ISA A meno di una settimana dall'annuncio del programma ufficiale della 68esima Mostra Internazionale d'Arte cinematotografica di Venezia (31 agosto - 10 settembre) fioccano le prime indiscrezioni sui titoli in concorso. Visionati gli ultimi film, la commissione diretta da Marco Müller si prepara a lanciare la nuova sfida. A cominciare dal film d'apertura, «Le idi di marzo» con la nuova straordinaria promessa hollywoodiana, Ryan Gosling che interpreta il segretario dell'ufficio stampa di Mike Morris, candidato alle presidenziali (Clooney) e coinvolto in una serie di intrighi che metteranno a dura prova la sua carriera. Il film avrà tra i protagonisti anche Paul Giamatti e Philip Seymour Hoffman ed è il quinto lavoro da regista di Clooney. In calendario al Lido anche l'arrivo (4 settembre) del premio Oscar Colin Firth ne «La talpa» di Tomas Alfredson, scritto nel 1974 da John Le Carré e primo episodio della «trilogia di Smiley». Scritto da Peter Straughan e Bridget O'Connor, il thriller segue un agente segreto inglese, George Smiley, prossimo al pensionamento, alle prese con il mondo della Guerra Fredda: suo ultimo compito sarà quello di scovare una talpa sovietica nel Circus, il più alto grado del British Intelligence Services. Grande attesa per l'ultimo film di Polanski, «Carnage», con Christoph Waltz che lo presenterà al Lido il 1° settembre. Tratta da una famosa piece teatrale, la storia è un gioco a quattro dove «io - ha spiegato Waltz - sono il marito di Kate Winslet e con lei affronto un'altra coppia formata da Jodie Foster e da John C. Reilly». L'incontro tra le coppie si rivelerà una vera carneficina. La supersta Monica Bellucci sarà invece l'amante di un ragazzo (Louis Garrel) nel morboso «Un été brûlant» di Philippe Garrel. Ad aprire il tourbillon delle pellicole italiane in gara sarà invece Cristina Comencini (4 settembre) con «Quando la notte» interpretato da Claudia Pandolfi e Filippo Timi in una love story inquietante girata sul Monte Rosa. E poi sarà la volta di Emanuele Crialese con «Terraferma», racconto di una donna che arriva dall'Africa subsahriana e cerca di fuggire verso l'Italia, insieme al suo bambino di 9 anni: è questa l'agognata terraferma che dà il nome al film e che si scoprirà poi non essere così certa e stabile. «È un dramma simbolico, visionario, girato nelle isole siciliane - ha dichiarato il regista - Un conflitto tra turismo e integrazione nelle isole siciliane». Nel cast, Donatella Finocchiaro, Beppe Fiorello, Tiziana Lodato e Mimmo Cuticchio. A questo duetto, per la pattuglia italiana, potrebbero aggiungersi «Cose dell'altro mondo» di Francesco Patierno, commedia amara con un esilarante Diego Abatantuono nei panni di un industrialotto veneto che odia gli immigrati e vorrebbe cacciarli fuori dall'Italia. Tema forte anche in «Ruggine» di Daniele Gaglianone (con Filippo Timi, Stefano Accorsi, Valerio Mastandrea e Valeria Solarino), tratto dal romanzo di Stefano Massaron e ambientato nel '77 con le vicende di un gruppo di ragazzi del nord, dove due bambine saranno violentate. Ottime chances di entrare nella rosa dei candidati anche per «Sfiorati» di Matteo Rovere che si ispira al libro di Giovanni Veronesi, con una Roma eterna e impassibile che vede consumarsi gli intrecci dei protagonisti (Miriam Giovanelli, Andrea Bosca, Claudio Santamaria, Michele Riondino e Asia Argento). Fuori concorso invece «L'industriale» di Giuliano Montaldo, con Pierfrancesco Favino e Carolina Crescentini, e «Il villagio di cartone» di Ermanno Olmi sulle ondate migratorie degli ultimi tempi e i pregiudizi che li accompagnano. La sezione Controcampo verrà aperta da «Scialla» esordio cinematografico dello sceneggiatore Francesco Bruni. A fargli compagnia il debutto alla regia di Maria Grazia Cucinotta con il cortometraggio «Il maestro» e «Tutta colpa della musica» di Ricky Tognazzi.