di DINA D'ISA Primi ciak per il seguito della fortunata commedia «Benvenuti al Sud», uscita al cinema a ottobre 2010 e campione d'incassi con oltre 32 milioni di euro.
Confermatopure il cast del primo capitolo (Claudio Bisio, Alessandro Siani, Angela Finocchiaro, Valentina Lodovini) oltre ad una new entry d'eccezione: Paolo Rossi, che recita la parte del dottor Palmisan, tagliatore di teste ingaggiato per rendere più efficienti le Poste Italiane e per promuovere il progetto E.R.P.E.S. (sigla di Efficienza, Rapidità, Puntualità, Energia e Sorriso) quasi una sorta di «Marchionne nel corpo di Brunetta» hanno scherzato Bisio e Rossi. La naturale scenografia è quella del centro direzionale della Banca Popolare di Lodi, complesso architettonico progettato da Renzo Piano, che, nella finzione scenica, si trasformerà in una filiale delle Poste e ospiterà una convention per il personale venuto dal Sud. La storia racconta le vicende del campano Mattia (Siani) che si trasferisce nel capoluogo lombardo per lavoro e ritrova così l'amico Alberto (Bisio) che, come lui, è in crisi coniugale. Mattia è accusato dalla moglie (Lodovini) con la quale ha un bambino, di fuggire dalle responsabilità familiari: dopo inutili tentativi per riconquistarla, Mattia, finisce perciò al nord, tra le cure dell'amico Alberto. Mentre Silvia (Finocchiaro) che si è ormai trasferita a Milano dalla Brianza, detesta lo smog della metropoli tanto da prendere una seconda casa in montagna per il fine settimana e rimprovera Alberto di pensare troppo al lavoro. «I due protagonisti riusciranno quasi a scambiarsi i ruoli. Il film si aprirà con un tuffo nel mare partenopeo e finirà con una festa degli alpini nella località piemontese - ha spiegato il regista - La Milano che si vede nella commedia da un lato è quella dei grattacieli e dall'altro è la città delle vecchie latterie e osterie. Se in "Benvenuti al Sud" l'uomo del nord superava i suoi pregiudizi sul sud innamorandosi delle sue tradizioni, adesso il senso è la collaborazione tra uomini del nord e uomini del sud che, uniti, risultano vincenti». Per Bisio, «visto che in questo periodo si è parlato molto di rivincita della commedia italiana, siamo noi quelli che hanno contribuito al rilancio. Stavolta, speriamo di andare un passettino oltre con "Benevenuti al Nord", che parte da una storia originale tutta italiana. Svelate sul set alcune delle gag più esilaranti: Mattia alle prese con la cucina milanese «che in realtà è… giapponese, tutta a base di sushi e sashimi; o l'incarico, affidato al postino di Castellabate, di recapitare una raccomandata presso una sede della Lega Nord: qui l'incontro con il mastino napoletano Giussano, che indossa la maglia dell'Inter e abbaia «in lumbard». Ma su tutte vince la citazione di «Totò Peppino e la Malafemmina», quando Mattia arriva a Milano con un giubbotto fendinebbia, mentre i suoi amici campani si portano appresso una moka da un metro.