di CARLO ANTINI Intrighi e congiure.
Romanon è stata solo capitale internazionale dell'arte e sede millenaria della Chiesa. L'eterno crocevia di popoli e culture è stata teatro di gialli e fitti misteri, politici e non, che la avvolgono in un manto da brivido degno dei thriller migliori. Lo sanno bene due scrittori di successo come Steven Saylor e Iain Pears, autori rispettivamente di «Omicidio sulla via Appia» e «La donna che collezionava segreti», due romanzi ambientati nella Città Eterna in due epoche diverse. Il primo nell'antica Roma, il secondo nella Roma contemporanea. Sangue, soldi e delitti costituiscono il filo conduttore che lega i due romanzi editi dalla Casa Editrice Nord e Longanesi. «Omicidio sulla via Appia» è ambientato a Roma nel 52 a.C., quando una fredda notte senza stelle viene all'improvviso illuminata dalle torce di una folla inferocita che, dopo aver occupato il Foro, minaccia di marciare sul Senato per darlo alle fiamme. Il motivo di quella sollevazione popolare è la morte di Publio Clodio Pulcro, amatissimo ex tribuno della plebe, barbaramente accoltellato sulla via Appia. E tutti puntano il dito contro Tito Annio Milone, il suo avversario politico, che infatti viene subito accusato d'omicidio. Tuttavia, assecondando la sua natura diffidente e indagatrice, Gordiano il Cercatore sospetta che la faccenda nasconda molte zone oscure e, poco prima che il processo abbia inizio, decide d'investigare, mandando così su tutte le furie Cicerone, che vuole chiudere il caso al più presto. Ma perché tanta fretta? Per evitare che scoppino nuove rivolte? Per timore che possa emergere qualche segreto imbarazzante? In effetti, grazie al prezioso aiuto del figlio Eco, Gordiano si troverà sulle tracce di una verità molto diversa da quella sostenuta in tribunale, una verità agghiacciante, che lo farà dubitare non soltanto del proprio ruolo di Cercatore al servizio della giustizia, ma anche del futuro della Repubblica. L'autore Steven Saylor è nato in Texas nel 1956 e si è laureato col massimo dei voti in Storia antica all'University of Texas ad Austin. Ha lavorato come editor per quotidiani e riviste e come agente letterario. In seguito al successo della serie che vede Gordiano come protagonista, ha tenuto numerose conferenze in varie università americane e ha collaborato alla realizzazione di due documentari sull'antica Roma trasmessi da History Channel. Brividi da thriller e furti d'arte anche nel secondo romanzo ambientato tra le vie e i tesori della Roma contemporanea. Si tratta de «La donna che collezionava segreti», in cui la vicenda prende avvio dal furto di un famoso dipinto in prestito dal Louvre, un paesaggio con una coppia mitologica, Cefalo e Procri. Flavia Di Stefano, facente funzione di capo del Nucleo investigativo per la tutela del patrimonio artistico, riceve allora l'ordine di recuperarlo a tutti i costi, ma senza mettere in imbarazzo le massime autorità italiane e soprattutto senza far trapelare nulla ai media. Non sapendo come sbrogliare quell'intricata matassa, Flavia chiede aiuto al suo vecchio mentore, il generale Taddeo Bottardi, il quale le suggerisce una possibile pista, che porterebbe niente meno che a un nucleo terroristico attivo negli anni Settanta. Nel frattempo suo marito, l'inglese Jonathan Argyll, storico dell'arte, ha intrapreso una sua indagine personale. Intenzionato a fare un regalo a Bottardi, ha deciso di stabilire la provenienza di un piccolo dipinto d'epoca rinascimentale, raffigurante l'Immacolata Concezione, che al momento è appeso a una parete dell'appartamento del generale. Possibile che quel quadretto sia lo stesso rubato tanti anni prima da una villa in Toscana? La ricerca della verità porterà Argyll e Flavia a scoprire antichi e sconvolgenti segreti e ad affrontare nemici pericolosissimi, scoperchiando un vero e proprio vaso di Pandora. Iain Pears è nato nel 1955 e vive a Oxford. Ha lavorato come giornalista, storico dell'arte e consulente televisivo. Autore di innumerevoli articoli di argomento artistico e storico, ha raggiunto il successo internazionale di pubblico e di critica con il romanzo «La quarta verità». È inoltre autore della serie di romanzi polizieschi ambientati nel mondo dell'arte che hanno come protagonisti Taddeo Bottardi, Flavia Di Stefano e Jonathan Argyll. Gli intrecci tra arte e politica e le congiure di palazzo sono gli elementi dominanti in questa riscoperta letteraria della Città Eterna. La quarta Roma è quella del brivido, del giallo, dell'omicidio irrisolto che squarcia il velo della verità.