Le classifiche, si sa, hanno sempre qualcosa di imperfetto
Qualcheanno fa un sito internet di enogastronomia provò a stilare la classifica dei dieci cibi più «strani» che era possibile mangiare in giro per il mondo. Si andava dalla torta di sangue di maiale di Taiwan, al polpo vivo della Corea del Sud, passando per il piccione, il somaro e lo struzzo. Evidentemente i curatori del sito non erano mai stati in Italia. Dove non solo alcuni di questi cibi vengono regolarmente mangiati, ma sono addirittura il piatto forte delle tradizionali sagre che si svolgono in giro per la Penisola. Piccioni, struzzi, ranocchi, lumache, polpi, somari e tantissimi altri cibi «strani» o poco conosciuti che, soprattutto durante l'estate, attirano centinaia di turisti-buongustai. Così, se tra il 27 e il 31 luglio vi capita di passare dalle parti di Montecchio di Cortona (Ar), potete fare un salto alla 38ª Sagra del piccione. Con un'avvertenza: il piccione arrosto vi verrà servito solo sabato 30 e domenica 31. Se invece vi trovate in Campania forse potete raggiungere Cava de' i Tirreni (Sa). Qui il piatto forte della sagra è lo struzzo che potrete gustare il 16-17 luglio, il 23-24 luglio, il 30-31 luglio. Ma le sperimentazioni culinarie non finiscono qui. Per gli amanti delle lumache un appuntamento su tutti va sicuramente segnalato. È la Sagra da Lumaga, giunta quest'anno alla 43ª edizione, che si svolge a Lerici (Sp) tra il 25 e il 28 agosto. Da lì, chi vuole, può proseguire verso Bangolo Po (Ro) dove ogni anno, nella piccola frazione di Runzi, si può gustare un piatto tipico polesano: il somarino. Le date? Dal 2 al 4 settembre e dal 9 al 12 settembre. E se gli amanti del polpo conosceranno sicuramente la Sagra te lu purpu di Meledugno (provincia di Lecce 2-5 agosto), quelli del ranocchio non possono sicuramente mancare il tradizionale appuntamento di Ponte Buggianese, frazione Anchione, affacciato sul Padule di Fucecchio a due passi dalle Terme di Montecatini. Qui, da 43 anni (quest'anno la sagra si svolgerà dal 6 al 28 agosto), vengono cotte 2,5 tonnellate di ranocchi e 500 chilogrammi di anguille che attirano anche avventori «insospettabili» come il conduttore Carlo Conti, l'ex allenatore del Bologna e presidente dell'Associazione italiana allenatori calcio Renzo Ulivieri, il ciclista Mario Cipolli e qualche protagonista del Grande Fratello (Andrea Spadoni finalista dal GF7 è originario del luogo). Chi ama rimanere sul tradizionale, invece, può sempre consolarsi con qualcuna delle numerose sagre della trippa che si svolgono qua e là per l'Italia. Da Segnalare quella che inizia oggi a Buti (Pi), dove sarà possibile mangiare la «trippa alla butese». Non proprio un piatto dietetico. Se invece non avete la necessità di baciare qualcuno, il vosto posto potrebbe essere la Sagra dell'Aglio a Resia in provincia di Udine (15 agosto). In realtà lo «strok» (così chiamano l'aglio di questa zona) si distingue dalle altre varietà perché più digiribile e dolce. Caratteristiche che, assieme all'assenza di aroma acre, lo rendono particolarmente adatto alla produzione di salumi. Per chi si troverà in Valle d'Aosta dal 19 agosto l'appuntamento giusto potrebbe essere quello con la Feta de' Teteun a Gignod. Di cosa si tratta? Di una salame valdostano ottenuto dalla salmistrazione, secondo una ricetta tipica, delle mammelle bovine. Della serie mangiamolo strano.