Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

«Cuore di tenebra»

Esplora:
default_image

  • a
  • a
  • a

diDINA D'ISA Il capolavoro letterario di Joseph Conrad «Cuore di tenebra», già sul grande schermo con il cult di Francis Ford Coppola, «Apocalypse Now» (interpretato da Martin Sheen, Marlon Brando e Robert Duvall) diventerà nuovamente un film. Sarà Peter Cornwell («The Haunting in Connecticut») a dirigere l'adattamento del romanzo conradiano. Secondo le ultime indiscrezioni, il progetto targato Radar Pictures sarà intitolato «Into the Darkness» e sarà curiosamente ambientato nello spazio. La storia sarà stavolta da una parte più fedele al romanzo, ma dall'altra totalmente diversa e rivoluzionaria. Non a caso, la Radar Pictures ha ingaggiato Peter Cornwell, regista del film horror-paranormale «Il Messaggero - The Haunting In Connecticut» per rimarcare la differenza sostanziale che nasce dall'ambientazione: non sarà più l'Inghilterra o l'Africa, bensì lo spazio più profondo. Il titolo del film («Into The Darkness») sottolinea l'oscurità, l'oblio e la paura che si nasconde nella galassia. Il protagonista, nato dalla penna di Conrad, è sempre Charles Marlow, gentiluomo inglese ingaggiato da una compagnia di predatori per trasportare l'avorio, mentre Kurtz (Brando in «Apocalypse») era proprio uno dei membri più misteriosi e pericolosi dell'organizzazione. Questa stessa storia sarà ora ambientata nella galassia in forma di science fiction. Ma quale potrebbe essere il materiale tanto prezioso che viene depredato nello spazio? E come sarà descritta questa nuova versione di Kurtz? Se lo scenario di oggi sarà l'immensità dello spazio, l'originale era collocato in epoca coloniale mentre la pellicola di Coppola durante la guerra del Vietnam. Ma di sicuro la base di Kurtz sarà ancora una volta un luogo di inenarrabili e truculenti fatti. Gli occupanti del battello, in «Apocalypse», si erano scontrati contro la primordiale ostilità degli indigeni che avevano reso Kurtz una specie di divinità, ammaliati dal suo aspetto, dalla sua determinazione feroce e priva di scrupoli e soprattutto dalla sua voce. Marlow (il protagonista) era comunque rimasto affascinato dal personaggio. Nel viaggio di ritorno Kurtz morirà e prima di esalare l'ultimo respiro pronuncerà la celebre frase «L'orrore! L'orrore!» consegnando a Marlow un pacco contenente delle lettere e la foto di una giovane donna. Così, Conrad critica il colonialismo attraverso la descrizione delle barbarie e delle razzie compiute dalle potenze occidentali alla fine del XIX° secolo nei confronti del continente africano. La critica al colonialismo sconfina per Contrad anche nel passato trovando analogie con l'Impero Romano. Ma lo scrittore punta il dito soprattutto contro gli Stati Europei, e non solo contro il Belgio (principale colonizzatore del Congo), attribuendo una diversa nazionalità (sempre europea) ai diversi personaggi che Marlow incontrerà nel suo viaggio: Kurtz è tedesco di madre inglese e padre francese, ha una mentalità inglese ed è al servizio dei Belgi; il suo aiutante è russo, il capitano del battello è svedese e così via. Questo sta a simboleggiare che tutta l'Europa è perciò colpevole del colonialismo in Africa. il viaggio di Marlow è un viaggio circolare: andrà in Africa per cercare il male, ma capirà che il male è invece proprio all'interno della società occidentale. Il male per Marlow è la sete di potere economico-politico, che Kurtz esplicita con la sua brama di denaro, anche se dietro il contrabbando di Kurtz c'è il fascino dell'abominio, del cannibalismo e del sesso, grande tabù dell'età Vittoriana.

Dai blog