Depardieu ha incoronato la brasiliana Novais
«Nonmi sono ancora svegliata da questo sogno», ha detto frastornata e commossa, la brasiliana Silvia Novais, eletta l'altra sera in diretta su Raiuno nel programma condotto da Pupo ed Elisa Isoardi dall'Arena Ciccio Franco di Reggio Calabria. Silvia, dopo l'esperienza come modella a San Paolo, vuole approfittare di tutte le opportunità che le verranno offerte. Magari, fare teatro o cinema. Ma ha annunciato che continuerà il suo lavoro di volontariato di assistenza agli anziani che già svolgeva. Intanto, si è sfogata piangendo per l'emozione e abbracciando le altre 39 concorrenti dall'alto del suo metro e 77 di altezza. Ad incoronare la sua bellezza bruna due presidenti di giura doc, Carlo Conti e l'oversize Gerard Depardieu, che durante la trasmissione si è anche cimentato in un italiano approssimativo e sbiascicato, ma perdonabile grazie alla sua proverbiale simpatia. Nata a Bahia Salvador, in Brasile, Silvia si è diplomata come insegnante di educazione fisica e lavora di tanto in tanto come modella a San Paolo. I suoi bisnonni paterni, Maria Francesca Da Silvia e Francesco Milani, erano originari di Firenze. Silvia però non conosce bene la loro storia. I contatti non sono stati mai molto frequenti e la ragazza non era mai stata in Italia prima d'ora. Parteciapre a Miss Italia nel Mondo «è un'opportunità per conoscere una storia e una cultura - ha detto - che, pur non vivendo, so di avere nel dna». «È la prima Miss di origine toscana» ha fatto notare Patrizia Mirigliani anticipando che Silvia sarà presto a Firenze «per conoscere la sua città di origine che non ha mai visto». I bisnonni paterni di Silvia, Maria Francesca Da Silvia e Francesco Milani, erano originari di Firenze. «Credo - ha concluso Patrizia Mirigliani - che il prodotto televisivo sia stato di alto livello. Sono molto soddisfatta. È stato tradotto in realtà quello che Miss Italia nel mondo voleva trasmettere. Bravissimo Pupo. È stato eccezionale: ha saputo scherzare con le ragazze creando piacevoli momenti. Altrettanto la Isoardi che peraltro è una mia creatura».