«La mia vita sul set dei Cesaroni»
Comeprocedono i lavori? «Allora, le riprese inizieranno tra una settimana e mezzo, il 14 luglio. Siamo alla lettura dei copioni anche se il cast è più che collaudato. Non abbiamo certo bisogno dei preincontri con il regista». Le novità? «A livello della storia grandi novità: siamo al quinto anno e ci sarà il grande ritorno di Elena Sofia Ricci». È contento di questa scelta? «Be' sì, certo. È sempre stata la colonna portante dei Cesaroni. D'altronde in famiglia siamo io, Claudio ed Elena». Cosa le chiedono i fan quando la incontrano? «Dipende dall'età». I ragazzi. «Vogliono sapere come andrà a finire con Eva». E lei cosa risponde? «No comment». Altre passioni, oltre al cinema e alla televisione? «Passioni? Sì, ci sono: il gioco del calcio e... Ascolto tanta musica, come i ragazzi normali». Come è nata l'iniziativa di dare la voce anche alla sigla dei Cesaroni? «I Cesaroni sono un programma spagnolo. In Spagna hanno preso a fare il protagonista un attore-cantante, che ha inciso anche la sigla. Ciò ha avuto successo: così hanno pensato di riproporre la sigla anche in Italia. Quando facevano i provini la caratteristica era questa: il protagonista avrebbe dovuto saper recitare e cantare. E io infatti feci il provino recitando e suonando la chitarra». Oltre alla serie con Amendola e al film «5» oggi nelle sale, sta lavorando a qualche altro progetto? «Sì, a una film di Martinelli. Un piccolo ruolo». Come si intitolerà? «Marco D'Aviano. Ma è un titolo provvisorio. È ambientato nel 1600: mi piaceva l'idea di vedermi in costume». E il film «5»? «Sono molto contento. Sempre più meravigliato. Ho letto delle critiche bellissime. Un progetto con questo budget! È un piccolo grande film. I miei complimenti». Lei in «5» interpreta Manolo... «In realtà non è un criminale. È un disadattato, molto istintivo. È vizioso e ha problemi di droga. È all'opposto dei Cesaroni». Molti lo stanno paragonando a «Romanzo Criminale»... «È una lotta impari. Lì c'era un cast fenomenale, un budget pazzesco. Dieci minuti di "Romanzo" costano quanto il nostro film. «5» è piuttosto una ballata rock, un fumetto gangster». Manolo che tipo è? «Iperattivo. Non è una persona normale. Vorrebbe mettere bocca su tutto».