«Lo Hobbit» torna nella Terra di Mezzo
diDINA D'ISA La Warner Bros ha annunciato le date d'uscita, i titoli e l'intero cast delle due pellicole dirette dal premio Oscar Peter Jackson, entrambe tratte dal romanzo di John Ronald Reuel Tolkien, raccontano l'antefatto de «Il Signore degli anelli». La sceneggiatura dei due film porta la firma (oltre che del regista) della moglie di Jackson, Fran Walsh, di Philippa Boyens e Guillermo del Toro. Se il primo film (dal budget di 500 milioni di dollari) «Lo Hobbit: un viaggio imprevisto» uscirà a dicembre 2012, «Lo Hobbit: andata e ritorno» sarà in sala durante le feste natalizie del 2013. Le pellicole sono ambientate nella Terra di Mezzo 60 anni prima de «Il Signore degli Anelli», che Jackson e il suo team ha portato sul grande schermo con una trilogia fantasy che ha raccolto 17 Oscar, incassando oltre 2,1 miliardi di euro. L'avventura de «Lo Hobbit» segue il viaggio di Bilbo Baggins, trascinato in una fantastica ricerca per recuperare il tesoro del Regno dei Nani di Erebor custodito dal temibile drago Smaug. I film verranno girati in 3D digitale con telecamere di ultima generazione e tecnologia stereo. Le riprese si svolgono negli Stone Street Studios di Wellington e dintorni della Nuova Zelanda. Martin Freeman, che ha appena vinto un Bafta Tv Premio per il suo ruolo nella serie della BBC «Sherlock», sarà Bilbo Baggins; tornano Ian McKellen (Gandalf), Andy Serkis (Gollum) e Cate Blanchett (l'elfo Galandriel) ma anche Elijah Wood e Orlando Bloom, di nuovo nei ruoli di Frodo e Legolas. L'intero progetto è stato bloccato nei mesi scorsi da una disputa con i sindacati degli attori australiani e neozelandesi che avevano minacciato uno sciopero per ottenere migliori condizioni di lavoro. Per risolvere la vertenza è sceso in campo il governo di Wellington che ha accordato agevolazioni fiscali perché il set restasse fra le spettacolari montagne e vallate della Nuova Zelanda. La prima pubblicazione de «Lo Hobbit» risale al 21 settembre 1937. Il seguito di questo romanzo è costituito da «Il Signore degli Anelli» (The Lord of the Rings), pubblicato tra il 1954 ed il 1955 in 3 volumi. «Lo Hobbit» è così considerato l'antesignano di tutta l'opera narrativa sulla Terra di Mezzo, mentre le antiche spade elfiche di Gondolin riportano alle storie narrate nel «Silmarillion», opus maximum dell'autore, lasciato incompiuto e pubblicato postumo dal figlio. Il tema dell'eroismo è centrale nell'opera, che è stata vista come una metafora della Prima guerra mondiale dove contadini o persone della campagna erano, in genere, costrette a compiere atti di eroismo. «Lo Hobbit» e gli altri due libri costituiscono un unico racconto che si dipana fra le quattro Ere in cui Tolkien divideva la sua subcreazione. La Terza Era è quella in cui hanno luogo gli eventi de «Il Signore degli Anelli» e de «Lo Hobbit»: in questo periodo si svolgono le vicende dei regni fondati dai Númenoreani superstiti, la missione ai danni del drago Smaug e gli episodi della Guerra dell'Anello contro il redivivo Sauron. Durante gli ultimi anni della Terza Era, a Elfi, Umani e Nani, si accostano i piccoli Hobbit della Contea, sbalzati al centro degli eventi narrati ne «Lo Hobbit». Anche nel film verrà raccontato l'antefatto dell'opera tolkieniana attraverso le avventure di Bilbo Baggins, lo hobbit del titolo cui viene affidato l'anello al centro della celebre trilogia. Nel libro però non si parla di Frodo, che invece apparirà, non si sa ancora con quale pretesto narrativo, nel nuovo film, così come non c'è traccia di Legolas.