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«Nuovi misteri sul mostro di Firenze»

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IeriFederica Sciarelli è stata sommersa di telefonate, compresa quella del direttore Ruffini e del capostruttura Coletta. Della conduttrice è appena uscito il libro «Per Elisa» (Rizzoli), scritto a quattro mani con Gildo Claps, fratello della giovane uccisa. Federica Sciarelli, un commento sugli ascolti: il 20,3% di share... «Avevamo argomenti molto forti. E il 22 giuno era proprio l'anniversario di Emanuela Orlandi. E poi Melania Rea.... Inoltre più persone ci vedono e più abbiamo la possibilità di riportare la gente a casa». Ma è il record assoluto di "Chi l'ha visto"? «Sì». Dopo il viaggio in Inghilterra per il caso Orlandi, come procederà il caso? «Guardi, noi abbiamo fatto un lavoro certosino. Abbiamo portato le foto. E chi ci ha ricevuto si è aperto con noi, pur nel rispetto della privacy. Si sono messi la mano sulla coscienza quando Pietro (il fratello della Orlandi, ndr), ha raccontato questi 28 anni. Ma siamo molto scettici». Mettiamo che la Orlandi sia stata davvero in quella clinica, sedata, chi ce l'avrebbe portata? «Ma lei era già grande quando è stata rapita. Non ricordare nulla per anni... Il lupo solitario si è fatto vivo dopo 28 anni... Non mi sembra una brava persona». Altre piste da seguire? «In realtà Pietro è andato in Vaticano dopo il colloquio con Ali-Agca che fece nomi di cardinali che potevano sapere. E noi abbiamo studiato il caso. In un tempo successivo ecco la comunicazione di Emanuela a Londa, viva. Siamo scettici». Pensate a un ricatto? «Non si trattava di allontanamento volontario. Il Papa ne parlò chiaramente. Disse: "ridatela". In quel caso o si chiede il riscatto o è un ricatto vero e proprio. Questo è tutto da vedere. Noi insistiamo sui primi momenti della scomparsa. Sulle voci: se noi riuscissimo a capire chi era al telefono allora scatterebbe l'effetto domino». Lei crede ad Ali-Agca? «Assolutamente no. Prima disse che era morta la Gregori, poi tutte e due... Ne ha dette troppe. E poi uno che dice di essere Gesù Cristo: come potremmo credergli?». Cosa ci riserverà in futuro "Chi l'ha visto"? «Di solito noi lavoriamo alle inchieste per mesi. Lavoriamo anche con il nostro sito. Ma ci sono novità in vista: le stiamo preparando per l'ultima o la penultima puntata: sul mostro di Firenze». Ovvimente non si tratterebbe di Pacciani. «No, ovviamente no».

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