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Omaggio al pirata nella Casa del cinema

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diDINA D'ISA Da domani a lunedì 6 giugno la Casa del cinema di Roma ricorderà Emilio Salgari nel centenario della sua morte. Verranno proiettate le quattro puntate dello sceneggiato televisivo «Sandokan» del 1976 (una puntata al giorno da domani a domenica 5 giugno alle 16,30 in Sala Deluxe) di Sergio Sollima. Ma anche il documentario «Capitan Salgari» di Marco Serrecchia prodotto da Minimum Fax Media (sabato alle 18.30 in Sala Deluxe), e il film del 1964 di Umberto Lenzi «I pirati della Malesia» (domenica, alle 18.30 in Sala Deluxe). A conclusione della rassegna (lunedì) la Casa del Cinema ospiterà un incontro coordinato da Corrado Farina a cui parteciperanno, tra gli altri, Ugo Gregoretti, Daniele Di Gennaro di Minimum Fax, Luca Mazzei, ricercatore dell'Università di Tor Vergata e docente di Storia del Cinema. L'incontro sarà preceduto dalla proiezione «Salgari della nostra infanzia» (1971), documentario di Corrado Farina e «Le tigri di Mompracem» (1974) di Ugo Gregoretti, sceneggiato televisivo con Gigi Proietti nel ruolo di Sandokan. Avventure tropicali, in quei luoghi esotici nei quali lo scrittore non era mai stato, mescolati con il gusto della caccia più feroce e pericolosa, con l'amore romantico per la dolce Marianna e con il senso dell'onore e dell'amicizia verso il fedele Yanez, fanno del ciclo salgariano una delle più belle saghe di formazione letteraria. «I pirati della Malesia» (del 1896) è il terzo romanzo del ciclo indo-malese di Salgari. La trama segue direttamente il precedente libro, «I misteri della jungla nera» e vede, per la prima volta, Sandokan e Tremal Naik alleati contro il perfido James Brooke. La storia, quasi un seguito de «I misteri della giungla nera», racconta come Suyodhana ha massacrato il padre di Ada, mentre Tremal-Naik è stato catturato dagli inglesi. Kammamuri, però, riesce a fuggire dalla nave e approda a Mompracem, supplicando Sandokan e Yanez di liberare il padrone. Sandokan, quando scopre che Ada è la cugina di Marianna (suo eterno amore), si imbarca per Sarawak, deciso a liberare Tremal-Naik. E come al solito riuscirà nell'impresa. «Le tigri di Mompracem» è invece il romanzo di Salgari apparso per la prima volta a puntate sulla rivista La Nuova Arena, fra il 1883 e il 1884, con il titolo «La tigre della Malesia», per essere poi pubblicato in volume nel 1900, con il titolo definitivo. È una delle opere del "ciclo indo-malese" dello scrittore, ambientata nel 1849 quando Sandokan è in attesa di incontrare il suo vecchio amico portoghese Yanez de Gomera. Durante l'incontro parla di lady Marianna Guillonk, la figlia di un lord inglese e madre italiana, soprannominata "la Perla di Labuan", visto il candido colore della sua pelle. Sandokan la conoscerà quando, caduto a mare e ferito, verrà salvato proprio da lord Guillonk e curato in casa sua. Il pirata finge di essere un principe del Borneo, e conquista l'amicizia di James Guillonk e l'amore di Marianna, ma durante una caccia per prendere una tigre, il baronetto Rosenthal riconosce la vera identità di Sandokan, al quale non resta che scappare. Mentre a Marianna, accusata di aver favorito la fuga, viene ordinato per punizione di sposarsi con il baronetto Rosenthal. Ma il pirata organizza una spedizione a Labuan per prendere con sé la donna che ama. Dopo una lotta contro gli uomini di lord Guillonk, fugge di nuovo per poi utilizzare Yanez come spia, infiltrandosi, una volta travestito da soldato, e riuscendo a liberare Marianna. Dopo essersi sposato con la sua amata affronterà un'altra battaglia dove verrà sconfitto: Sandokan e Marianna saranno catturati. Ma, fintosi morto Sandokan, riuscirà di nuovo a fuggire e a liberare la donna. Dopo un estenuante alternarsi di guerra e amore, il libro termina con l'invocazione di Sandokan rivolta a Marianna: «La Tigre è morta e per sempre». Una promessa che un pirata doc non potrebbe mai mantenere.

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