Stefano Bollani "Big Band!" (Verve) Bollani è imprendibile: votato alla musica per la musica, non riuscireste a irreggimentarlo entro un'area delimitata, un confine di genere, uno stile.
Reducedal successo discografico gerswhiniano con Riccardo Chailly (la loro versione della "Rapsodia in Blue" ha venduto più di 50mila copie solo nel nostro Paese), il pianista milanese si ripropone con la registrazione live di due serate ad Amburgo, negli studi della radio tedesca, accompagnato dalla big band della stessa Ndr. Cinque brani firmati dal talentuoso Bollani e arrangiati dal sassofonista Geir Lysne, che ha temperato con il suo razionalismo espressivo tipico della scuola jazz scandinava, l'esuberanza latina del Nostro. Il cui fraseggio resta spesso sotteso - con tutta la sua benedetta esuberanza - dietro un profluvio di fiati, in quello che suona come un gioioso anacronismo orchestrale. Anche stavolta riuscito. Menzione speciale per la beffarda, nervosa elegia di "Quando la morte verrà a prendermi". Voto 7 su 10