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Abbiamo incontrato Danielle Trussoni, la scrittrice americana di «Angelology», di passaggio a Roma per l'uscita del suo libro in Italia (ed

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Nord).«Angelology» è un romanzo sterminato che in negli Usa ha sbaragliato le classifiche dei top, un bestseller di cui la Sony picture si è precipitata ad aggiudicarsi i diritti cinematografici. «Angelology» è idolatrato dai teen-agers, che dopo la scorpacciata di maghetti e esangui vampiri, nel mondo visionario della Trussoni popolato dai Nefilim (metà umani e metà angeli ribelli) ci sguazzano proprio (già abituati a ingaggiare estenuanti battaglie tra Nefilim e umani nei videogames, come «The Angel of Darkness» della saga di Tomb Raider). La trama del tomone (500 pagine) prende l'avvio dal convento di suore di St. Rose vicino New York dove vive la protagonista suor Evangeline. C'è anche una biblioteca e una chiesa affrescata con immagini angeliche. Evangeline, coadiuvata da uno storico dell'arte scopre che appartiene a una famiglia di angelologisti, cioè persone che da secoli si occupano dello studio degli angeli. E che gli angelologisti sono in guerra con i Nefilim, creature discendenti da uomini e angeli caduti. Lo scontro finale fra le due fazioni si consuma a New York. Signora Trussoni ha vissuto in ambienti religiosi? «I miei personaggi sono inventati. Da bambina ho frequentato una scuola cattolica. E una mia prozia è suora». Come nasce l'idea di Angelology? Per noi cattolici gli angeli sono creature buone. . «Anche per me è sempre stato così. Poi quando ho iniziato le ricerche storiche in biblioteca per scrivere il libro, ho approfondito la questione dopo aver analizzato il controverso passo della Genesi 6. Ho allargato gli studi con altri testi, di letteratura cristiana e mitologia greca come il mito di Orfeo ecc. Sono stata ispirata pure dalla biblioteca del convento dove ho fatto le ricerche». I suoi angeli sono però sessuati.. «Già nel medioevo si dibatteva sulla questione del sesso degli angeli. Comunque i Nefilim sono ibridi degli esseri angelicati con umani». Il suo romanzo a che genere appartiene? «È un esperimento, un romanzo storico ma anche letterario, con elementi soprannaturali e quindi anche thriller». Ispirata da Eco, Dan Brown o Harry Potter? «Mi piace Eco ma la mia passione sono i lunghi romanzi del XIX secolo. Infatti il mio romanzo è una saga familiare» Che continua spero... «Certo! C'è un secondo libro ambientato in Francia e un terzo in Bulgaria dove ho vissuto quattro anni. Mio marito è bulgaro e mia figlia è nata lì».

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