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«La fantascienza è un mix di comicità»

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Mapoi, preoccupato di aver fatto il suo tempo, di non essere più utile e soprattutto dopo aver visto il tavolo della dissezione, Paul scappa e si rifugia nel primo camper vicino alla sua base, la celebre Area 51. Il film, divertentissimo, è un autentico pellegrinaggio da appassionati di fantascienza nel cuore dell'America degli Ufo, sulle tracce delle leggendarie zone calde dell'attività extraterrestre. A dare, nella versione italiana, la voce a Paul è Elio (leader del gruppo Elio e le Storie Tese) che rivela di essere stato scelto dalla produzione «semplicemente per il mio umorismo. Non sono un doppiatore professionista, perché si sente subito il mio accento milanese, ma ho cercato di fare del mio meglio. Fisicamente, l'alieno dagli occhi verdi mi somiglia un po', ma soprattutto per il senso dello humour e per il pragmatismo. Paul fa ridere», conferma Elio, ingegnere, appassionato di fantascienza e lettore accanito di Phlip K. Dick, Frank Herbert e di Asimov. «Adoro "Blade Runner" di Ridley Scott e tutta quella fantascienza che non è sdolcinata come "E.T."- ha aggiunto Elio - Sono convinto che esistono altre forme di vita, ma non le incontreremo mai perché sono troppo lontane dalla Terra. Se si osservano le stelle si capisce che dovremmo costruire delle astronavi capaci di andare alla velocità della luce, ma prima di arrivarci ci metterebbero mille anni». Elio ha poi una sua idea del Festival di Sanremo che non gli dispiacerebbe presentare: «La mia è una formula simile a quella del "Dopofestival" che ho già condotto, originale, divertente e ricco di trovate musicali». Din. Dis.

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