di CARLO ANTINI Se i dischi non si vendono più (o si vendono molto meno di quanto accadeva fino agli anni Novanta), c'è qualcuno che gongola.
Lamusica live ha sempre esercitato un fascino particolare sul pubblico, basti pensare alla stagione d'oro di fine anni Sessanta/primi Settanta, con i vari festival di Woodstock e dell'isola di Wight. Con l'avvento del digitale e della musica scaricata da Internet, però, lo scenario è cambiato radicalmente. Fino a dieci-quindici anni fa, le rockstar andavano in tournée solo per promuovere l'eventuale nuovo lavoro in studio che era, comunque, sempre in grado di camminare con successo sulle proprie gambe. Ora, invece, assistiamo a un «neverending tour», un tour senza fine che sembra citare direttamente il menestrello di Duluth. Quel Bob Dylan da decenni impegnato in una tournée ininterrotta da Guinnes dei Primati. Anche senza arrivare agli eccessi dylaniani, oggi band e solisti sono praticamente sempre in tour. A prescindere dall'uscita o meno di un nuovo disco in studio. I cd si vendono meno e i picchi si raggiungono a Natale. L'anno, però, è lungo e i musicisti «arrotondano» con le tournée. Il fenomeno è ancora più marcato nei mesi estivi, quando la musica dal vivo e all'aperto è il vero «must» di stagione. Da qualche anno i festival dilagano in tutto il mondo: da quelli storici come il Loolapalooza e Reading ai più recenti come l'Heineken Jammin' Festival o Benicassim. L'estate 2011 non farà eccezione, anzi. Ormai sono tutti ai blocchi di partenza. I tir con le attrezzature musicali dovranno fare solo una piccola deviazione per raggiungere Parco San Giuliano a Mestre dove, dal 9 all'11 giugno, si incontreranno Coldplay, Vasco Rossi, Cesare Cremonini, Negramaro, Fabri Fibra, Interpol, Verdena, Elbow e i Beady Eye di Liam Gallagher, orfano del fratello Noel. Scaletta analoga anche per gli altri festival sparsi per il mondo. Con qualche piccolo aggiustamento. A Reading, in Inghilterra (dal 26 al 28 agosto), si aggiungono My Chemical Romance, Thirty Seconds to Mars, Offspring, Strokes, Madness, Two Door Cinema Club e Muse. Dall'altra parte dell'oceano risponde il Loolapalooza (5-7 agosto) con Eminem, Foo Fighters, Cee Lo Green, Arctic Monkeys, Deftones, Lykke Li, White Lies, Noah & The Whale e Tinie Tempah. Tornando nella vecchia Europa, facciamo un salto a Benicassim, in Spagna. Dal 14 al 17 luglio è lì che si daranno appuntamento anche Paolo Nutini, Plan B, The Stranglers, Primal Scream, Arcade Fire e Portishead. Ma resta sempre la vendita dei dischi la vera ossessione. Ed è per questo che, da qualche anno, è scesa in campo perfino la Wind che, all'inizio dell'estate, consegna i Wind Music Awards ai musicisti che hanno venduto di più. La consegna dei premi andrà in onda su Italia 1 il 7, 14 e 21 giugno. E chi non si metterebbe in fila per dimostrare di essere ancora, nonostante tutto, un purosangue da classifica? E allora sotto i riflettori dell'Arena di Verona ci saranno, tra gli altri, Zucchero, Ligabue, Baglioni, Zero, Carmen Consoli, Modà, Daniele Silvestri e Vecchioni. Cosa non si farebbe per vendere un cd in più.