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di ANTONIO ANGELI Caccia agli alieni sì, ma senza spendere troppo.

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Ma,visto il periodo di congiuntura, il nuovo progetto è molto «snello». Insomma, se gli alieni ci sono, faranno bene a farsi vedere loro, perché di soldi per cercarli non ne sono rimasti molti. La nuova caccia alla vita su altri pianeti è partita nei giorni scorsi grazie al Green Bank Telescope in West Virginia. Il «Green Bank» è il più grande radiotelescopio del mondo. Ha una parabola di cento metri quadrati in grado di essere orientata in qualunque direzione. Per questo il «Green Bank» è anche la più grande struttura terrestre realizzata dall'uomo in grado di essere mossa. Il mega-radiotelescopio ha da poco iniziato ad analizzare i segnali di una rosa sceltissima di 86 pianeti extrasolari, individuati tra quelli che hanno, per le loro caratteristiche, maggior probabilità di avere degli «inquilini». La missione, hanno spiegato gli scienziati, fa parte appunto del progetto Seti, recentemente ridimensionato per mancanza di fondi. I pianeti-obiettivo appartengono al gruppo di quasi duemila osservati dal telescopio spaziale «Keplero». Il «Green Bank» punterà la sua immensa parabola per 24 ore su ogni corpo celeste, alla ricerca di segnali radio che possano rivelare una qualche attività intelligente. «Abbiamo scelto i pianeti con una temperatura fra 0 e 100 gradi - ha spiegato Dan Werthimer, uno dei fisici coinvolti - ovviamente non siamo sicuri che proprio in questi ci sia vita, ma sono un buon punto di partenza». Il telescopio americano è in grado di registrare quasi un gigabyte di dati al secondo, e farà scansioni in un ventaglio di frequenze 300 volte superiore a quelle del «concorrente», il radiotelescopio di Arecibo, a Porto Rico. Questo altro radiotelescopio, utilizzato in passato per analoghi progetti, è stato orientato su stelle simili al Sole invece che su pianeti simili alla Terra. E, per gli esperti, forse è questo il «particolare» che potrebbe fare la differenza. Per riuscire a elaborare l'enorme massa di dati accumulata dal «Green Bank» servirà un anno e anche un aiuto da parte degli utenti di Internet: chiunque vorrà «donare» un po' di capacità di calcolo del proprio pc di casa potrà infatti farlo collegandosi con il sito Seti home. Il Seti, avviato nel '74, è il più serio e organico programma di ricerca di vita extraterrestre anche se, fino ad oggi, non ha scoperto un gran che. Come ha detto il fondatore, Frank Drake: «Ciò di cui siamo certi è che il cielo non è ingombro di potenti trasmettitori a microonde».

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