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Pubblicità non più occulta in Rai

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Mase preferite (l'inglese) potete chiamarla anche product placement (il termine conferisce al tutto un'aura di eleganza). E ultimamente è dichiaratamente presente all'interno delle fiction «Un medico in famiglia» e «Un passo dal cielo», protagonista Terence Hill. Il problema è che non si sta parlando di immondizia. Certo, gridare al capolavoro sarebbe ardito ma, sia «Un passo dal cielo» che «Un medico in famiglia» si contraddistinguono per la delicatezza dei temi trattati e, ultimamente, anche per i continui e sorprendenti colpi di scena (a «Un medico» Bianca è rimasta incinta, la famiglia Martini continua inesorabilmente ad allargarsi). Quindi non stiamo parlando di soap opera di terz'ordine in cui a un certo punto spunta il personaggio chiave con i mano una bella bottiglia di acqua griffata. Ma di fiction. Che vanno in onda in prima serata su Rai. Che di soldi già ne prende attraverso il famigerato canone. Insomma la pubblicità («occulta?») imperversa. Veniamo al dunque, evitando di citare direttamente le marche. Nel dettaglio, in «Un passo dal cielo» ecco palesarsi sullo schermo la protagonista con in mano uno yogurt «speciale» (di quelli che sgonfiano la pancia). Nel «Medico in famiglia» i Martini agguantano per colazione cereali stranoti al pubblico, tuffandoli in invitanti tazze ricolme di latte. Ma c'è di peggio. Ecco comparire nel «Medico» l'ex fidanzato di Albina (nonché promesso sposo di un matrimonio andato a monte) mentre pulisce per terra. Non usate la cara vecchia scopa per spazzare, utilizzare il panno che toglie la polvere e non la alza, è il messaggio che trapela dalla fiction. Il commento è che la caduta di stile c'è tutta. Il dato di fatto è che questa pubblicità poi tanto occulta non è, visto che l'entourage si è premunito di segnalare ai telespettatori «la presenza di prodotti promozionali». Il product placement ha una lunga tradizione cinematografica italiana alle spalle? È una scusa. Ai telespettatori cadono le braccia.

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