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«Non sono anticlericale»

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Cannes«Corpo celeste» dell'esordiente regista (sorella di Alba) Alice Rohrwacher in gara alla Quinzaine des Realisateurs ha conquistato pubblico e critica del festival transalpino. Protagonista una tredicenne che, dopo 10 anni passati in Svizzera, fa la cresima a Reggio Calabria, tra compagne che già si atteggiano a veline e un sacerdote (Cantalupo) che utilizza, con rassegnazione il voto di scambio per sopravvivere. «Non volevo offendere la Chiesa. Anzi sono un grande ammiratrice di padre Giacomo Panizza delle Comunità Progetto Sud e a mia figlia Anita, che sto crescendo come laica, consiglierei di andare in chiesa ma di non vedere la tv - ha detto la regista pronta a uscire in Italia con il film, distribuito dal 27 maggio da Cinecittà Luce - Più che soffermarsi sull'aspetto anticlericale, i francesi sono meravigliati dalla rivisitazione dei luoghi comuni del Sud, che ho descritto come un posto meno rassicurante e tranquillo di quanto si pensasse all'estero. Il film ha avuto una bella recensione dalla stessa Famiglia Cristiana: mio intento era aprire un dibattito su dove sta andando la Chiesa oggi e non fare un film di denuncia», ha concluso l'attrice che sta scrivendo un documentario sul paesaggio agrario italiano utilizzando gli archivi del Luce. È approdato a Cannes anche il Trailers FilmFest di Catania con due omaggi. Il primo a Alberto Sordi, ai suoi "macaroni" e alla città di Roma, in collaborazione con la Fondazione Alberto Sordi; il secondo a Mario Monicelli, con una raccolta di trailer e tanti assaggi legati alle atmosfere del suo cinema. In mostra il libro di Laura Delli Colli «Il gusto del cinema. Almanacco 2010-2011», con una raccolta di ricette da set: da «Mine Vaganti» a «Benvenuti al Sud». Bocche cucite invece all'English tea organizzato dal Festival di Roma sulla Croisette, dove il direttore Piera Detassis non ha dato alcuna anticipazione. Din. Dis.

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