Kate Bush "Director's Cut" (Fish People/Emi) Fosse un album di inediti, sarebbe da dieci e lode.
Dietrola quale si nasconderebbe, mormorano i bene informati, l'intenso lavoro a un cd di inediti (l'ultimo è stato "Aerial" nel 2005), la voglia di farsi rivedere in pubblico (è praticamente sparita dalle scene da più di dieci anni, pare a causa di un esaurimento nervoso), e soprattutto la possibilità di intraprendere un nuovo tour. L'unico della sua carriera, nel '79, fu funestato dalla morte del direttore delle luci, Bill Duffield, caduto sul palco da un'altezza di sei metri. Non accadesse nulla di tutto questo, "Director's Cut" ci ricorda quanto sia stata decisiva per l'evoluzione del pop inglese l'elusiva Miss Bush, scoperta da Dave Gilmour dei Pink Floyd, amata artisticamente da Peter Gabriel e ispiratrice di molte sue eredi, da Bjork a Sinead O'Connor. Che questa prodigiosa voce da musa inquieta non taccia più, please. Voto 9 su 10