Pinocchio alla francese
Commozione e applausi per il film «Le Gamin au velo» (Il ragazzo con la bicicletta) dei fratelli Jean Pierre e Luc Dardenne, passato ieri in concorso al Festival di Cannes, storia di Cyril (Thomas Doret), una sorta di Pinocchio che per diventare bravo dovrà prima soffrire e dare prova di grande coraggio, aiutato da una donna dolce e gentile (Cécile De France). Il piccolo protagonista è infatti alla continua ricerca dell'affetto del padre (Jeremie Renier) che lo ha abbandonato. Cyril, che vive in un istituto, trascorre i suoi weekend in affido da Samantha, parrucchiera che tenta di riportarlo da un padre balordo e senza soldi, il quale però non vuol saperne di accudire il figlio. Cyril, stravolto dall'abbandono, tenterà una rapina per rimediare il denaro per il padre Guy, nell'illusione di poter ricomporre il calore familiare. Invece, la famiglia vera Cyril la troverà solo con Samantha che lo aiuterà a diventare un bravo ragazzo. Dopo due Palme d'oro («Rosetta» nel 1999 e «L'enfant» nel 2005), i Dardenne sono per la quinta volta in concorso a Cannes, stavolta con un film coprodotto da Lucky Red che lo distribuirà da mercoledì nelle sale italiane. «C'é senza dubbio un nesso tra il fatto che siamo fratelli e che ci interessano così tanto le storie di famiglia - ha raccontato Luc Dardenne - Ma questo film è soprattutto una storia sulla vittoria dell'amore e anche sull'illusione». Per Jean-Pierre Dardenne, «Gamin au velo» é «come una favola, con un bosco, il luogo della tentazione e il cattivo. lo stesso Cyril è un po' come Pinocchio, che deve attraversare delle prove attraverso le quali dovrà perdere tutte le sue illusioni fino a diventare saggio». Cecile de France (lanciata anche a Hollywood con «Hereafter» di Eastwood) ha invece svelato quanto sia «stato bello interpretare una donna che non ha figli e che trova la forza di amarne uno come fosse suo». Applausi (e non certo scontati visto il genere) sono arivati anche per l'altro film in concorso, «The Artist» di Michel Hazanavicius, omaggio al cinema muto, ricco di citazioni, girato in bianco e nero, senza sonoro. La pellicola però diverte e racconta con toni melò le vicende di un attore del muto che si trova a perdere il successo con l'avvento del sonoro. Nel cast c'è anche lo straordinario John Goodman (nel ruolo di un grasso produttore con il sigaro sempre acceso), mentre Dujardin interpreta il protagonista con a fianco il suo fedele compagno a quattro zampe, perfetto per dare corpo alla battuta di culto del film: «A questo cane manca solo la parola». La Plage della Croisette è stata animata tutta la notte dai balli e dalla musica di «Bollywood - The greatest love story ever told», film di montaggio realizzato apposta per questa 64esima edizione del festival francese e prodotto da Shekhar Kapur. L'indiano Rakysh Omprakash Mehra e l'americano Jeffrey Zimbalist hanno concentrato tutti i musical di Bollywood, da quelli neorealisti dell'autonomia dal Commonwealth a quelli vintage anni '60, tra lacrime, baci e struggenti addi nei palazzi reali come nella giungla o negli slum con bambini e famiglie povere. Un coinvolgente affresco di Bollywood tra ritmi, eccessi e colori.