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È Oksa l'erede al trono del regno di Edefia

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Ha13 anni, capelli a caschetto, occhi grigi come l'ardesia e due simpatiche fossette sulle guance. Ama l'astronomia, la matematica e i ninja. Va sui roller e fa karate. Odia il colore rosa, gli insetti, i porri e attirare l'attenzione su di sé. Segni particolari: una strana macchia a forma di stella a otto punte sulla pancia. Pare un livido. Ma Oksa non è una ragazzina come le altre. È magica. Vive nel mondo di Edefia, dove adora usare il Pacca-Bong. Anche se il suo potere più importante è quello di ristabilire l'equilibrio nel mondo. Quello sì che è una forza (e una responsabilità) colossale. Per questo piace. Ma anche perché la magia è un evento, che ci rende unici, in un mondo dov'è sempre più difficile affermare la nostra identità, passando per le differenze. Come se non bastasse, di Oksa piace l'essere un'eroina che ha una famiglia accanto: novità del genere fantasy. «Abbiamo voluto dimostrare che si possono vivere esperienze straordinarie, pur rimanendo vicini alle persone care. Significa assumersi una grande responsabilità e ricordarsi che ogni scelta comporta una conseguenza, non solo per se stessi ma anche per chi ci è vicino», rispondono Anne Plichota e Cendrine Wolf, autrici della saga. Tanto seguita in Francia da diventare un caso editoriale: i primi due volumi, hanno venduto 40.000 copie. I diritti di traduzione sono stati comprati da 21 paesi europei. Corre voce diventerà un film prodotto dalla SND, società della Sumit Entertaiment, stessa casa di produzione di Twilight. Intanto «Oksa Pollock e il mondo invisibile» (Sperling & Kupfer, pag. 512, 15,90 euro) è sbarcato in Italia. Pensare che Gallimard si rifiutò di pubblicarlo: «Per quattro mesi aspettammo risposta, sapendo che avevamo una possibilità su mille d'essere selezionate – racconta Anne – ma Cendrine non si arrese e mi convinse ad autoprodurci fondando la Du Dehors (che, nella traduzione, rimanda agli abitanti al "Di fuori" della terra). Dopo due anni e mezzo, i nostri fan via internet, si mobilitarono per trovarci l'editore. Ora è XO che, dal 2012, uscirà con un volume l'anno». Scrivendo a quattro mani, Anne e Cendrine prima mimano le scene, riassumono la storia, si scambiano chiavette USB e intervengono sul canovaccio l'una in nero e l'altra in rosso, correggendolo strato su strato come pittrici. Ciascuna ha le sue affinità: la Wolf ha un debole per le scene di magia e azione, la Plichota per la parte psicologica. Il resto verte sul saper negoziare. È capitato: «Temevo un evento delicato circa l'affiliazione – spiega Anne – ma Cendrine era fiduciosa e ho deciso di darle ascolto. I giovani non ne sono rimasti scioccati, anzi».

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