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«L'Italia non vuole cambiare»

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Ieria Bagnaia, in provincia di Siena, c'erano, tra gli altri, James Murdoch, presidente e ad di News Corporation, e il ministro degli Esteri Franco Frattini, contestato dagli studenti per la partecipazione italiana alle operazioni in Libia. Il ministro ha accettato il confronto, spiegando i motivi delle operazioni. Il titolo dell'edizione, quest'anno, è: «Giovani, editori, istituzioni a confronto». Il meeting è stato salutato dal presidente Napolitano: «I giovani, naturalmente attratti dalle innovazioni tecnologiche che segnano profondamente il mondo della comunicazione - ha detto - sono portatori di nuove istanze, è quindi importante che queste occasioni di dialogo consentano loro di avvicinarsi, in modo costruttivo». Andrea Ceccherini, presidente dell'Osservatorio permanenete Giovani-editori, nel suo intervento ha sottolineato con preoccupazione: «Oggi il 58% dei giovani italiani sogna di andare a studiare all'estero e il 43% desidererebbe di proseguire l'esperienza trasferendosi in modo stabile. Il nostro sistema-Paese rischia di perdere un'intera generazione». E Murdoch: «Sfortunatamente una parte di questo Paese fa resistenza al successo su base meritocratica, fa resistenza alla creazione di opportunità per i giovani di talento che non appartengono all'establishment tradizionale, fa resistenza a qualsiasi cosa che sappia di cambiamento». La kermesse prosegue oggi con Fedele Confalonieri, presidente Mediaset, John Elkann, presidente di Exor, Giulio Tremonti, ministro dell'Economia, e Diego Della Valle.

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