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Tra i centocinquanta di serie B

Libri

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Nell'elenco, tra gl altri, “L'uomo delinquente” di Cesare Lombroso (1876), “I Malavoglia” di Giovanni Verga ('81), “Senso” di Camillo Boito ('83), “Miseria e nobiltà” di Eduardo Scarpetta ('88). L'ultimo decennio dell'800 è rappresentato da “La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene” di Pellegrino Artusi ('91), “I vicerè” di Federico De Roberto ('94) e “Piccolo mondo antico” di Antonio Fogazzaro ('95). Del 1901 è invece “Il marchese di Roccaverdina” di Luigi Capuana. E a seguire ecco “Una donna” di Sibilla Aleramo (1907), “Poesie scritte col lapis” di Marino Moretti ('10), “I colloqui” di Guido Gozzano ('11),, “Frammenti lirici” di Clemente Rebora, “Canne al vento” di Grazia Deledda ('13), “Canti orfici” di Dino Campana ('14), “Con gli occhi chiusi” di Federigo Tozzi ('19), “Canzoniere” di Umberto Saba “La rivoluzione liberale” di Piero Gobetti ('24), “Il talismano della felicità” di Ada Boni ('25), “Dux” di Margherita Sarfatti ('26), ”Gente in Aspromonte” di Corrado Alvaro, “Fontamara” di Ignazio Silone del '33, Le sorelle Materassi” di Aldo Palazzeschi ('34), “Il mulino del Po” di Riccardo Bacchelli e “Il deserto dei Tartari” di Dino Buzzati e “Lirici greci” tradotti da Salvatore Quasimodo ('40), “Americana” a cura di Elio Vittorini ('42), “Cristo si è fermato a Eboli” di Carlo Levi ('45). Il secondo dopoguerra è stato il periodo di “Cronache di poveri amanti” di Vasco Pratolini ('46), “Filumena Marturano” di Eduardo De Filippo, “La pelle” di Curzio Malaparte, “Il bell'Antonio” di Vitaliano Brancati ('49). Di Mario Soldati, Tobino, Anna Maria Ortese, Rigoni Stern. Poi Prezzolini, Testori, Parise. E “Cinque storie ferraresi” di Giorgio Bassani, Negli ultimi anni “La Califfa” di Alberto Bevilacqua ('64); “Il partigiano Johnny” di Beppe Fenoglio ('68); “Mistero buffo” di Dario Fo. Non manca “Fantozzi” di Paolo Villaggio ('71). Poi “La Storia” di Elsa Morante ('74), “Storia critica del calcio italiano” di Gianni Brera ('75), “Porci con le ali” di Lidia Ravera e Marco Lombardo, Gesualdo Bufalino, Dacia Maraini, Giuseppe Pontiggia, Susanna Tamaro, Andrea Camilleri. Un posto anche per Margaret Mazzatini ma non per il padre Carlo, che ha sdoganaro i ragazzi di Salò.

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