«Ora sogno la regia di Cechov»

Dopoil successo di «Filumena Marturano», interpretata a dicembre con Mariangela Melato (quasi 6 milioni di telespettatori, Ranieri ha curato la regia teatrale, mentre quella tv è di Franza De Rosa. Eduardo scrisse «Napoli milionaria» nel '45, ambientandola sotto le bombe. Ma protagonista, nel «basso» della famiglia Iovine, è un'altra guerra, quella contro la dignità. «Personaggi come Gennaro Iovine non esistono più. Mi è calzato bene addosso perchè mi ricorda la pulizia sentimentale e morale di mio padre, onesto lavoratore - ha detto Ranieri - È un gigante in mezzo ai pigmei. Con l'onestà d'animo sperava di contrastare la perdita di valori di casa sua e invece tornato dalla guerra ritrova i suoi cari trasformati in mostri». Davanti a lui ritrova la moglie Amalia (Barbara De Rossi), che in società con Errico Settebellizze (Enzo De Caro) al mercato nero ha fatto fortuna, ma perso l'anima, riducendo suo figlio a rubare macchine e la figlia sull'orlo della prostituzione. Accecata dalla fame di denaro, probabilmente non capirà chi è diventata neanche davanti al pericolo di perdere la figlia più piccola, proprio per una delle peggiori regole del mercato nero che fa sparire le medicine per farne salire il prezzo. Ad arricchire il racconto, le musiche di Ennio Morricone e un nutrito gruppo di attori, tra i quali gli «eduardiani» Clara Bindi e Tommaso Bianco, con cui Ranieri vorrebbe «fare compagnia» anche nelle prossime due commedie: «Sabato, domenica e lunedi», sul set a fine estate con Elena Sofia Ricci e «Questi fantasmi» con Bianca Guaccero. Ma l'infaticabile Ranieri è pronto al rilancio: «Ora sogno la mia prima regia teatrale con un Cechov. Sanremo? Perchè no, con Morandi siamo amici da 45 anni. Ne sarei onorato. Potremmo mettere due tapis roulant sul palco e cantare mentre corriamo». Din. Dis.